Originalmente inviato da emme2 Beh, perche' bordate e non fiori?
Forse era piu semplice dire che il CP e' il punto di applicazione della risultante delle forze di portanza e resistenza. I suoi spostamenti, nel caso di un profilo non autostabile,hanno un effetto destabilizzante sull' assetto del modello in quanto si sposta verso ed' oltre il bordo d' entrata, col crescere dell' angolo di attacco, e verso e oltre il bordo d' uscita, al diminuire dell' angolo d' attacco, amplificando ogni variazione di assetto e richiedendo l' azione equilibrante di un piano di quota ,di superficie adeguata al momento aerodinamico che ne consegue (vedi momento).Per condurre i calcoli, quindi, è più consigliabile far riferimento al fuoco o punto neutro, dove il momento aerodinamico rimane praticamente costante col modificarsi dell' incidenza . Ecco perche' entra il gioco la curva del Cm (coeff. di momento). Quando si utilizzano profili biconvessi anche asimmetrici, il Cm influisce niente o limitatamente sullo spostamento del PN (punto neutro), ma con profili piu' camberizzati,l'andamento della curva del Cm ci dice che essendo questa molto irregolare intorno a alfa0 e a bassi NR e per angoli molto positivi, la stabilita' del modello varia sensibilmente, soprattutto i modelli piccoli hanno piu' problemi di stabilita' perche' la posizione del PN alare puo' arrivare a variazioni del 10% a seconda dell'angolo di attacco. Quindi e' vero che per semplicita' e convenienza si debba centrare il modello dove dice il costruttore, ma e' anche vero che questi centraggi sono spesso molto conservativi e che per ottenere il meglio dal modello e' necessario fare delle prove accurate e metterci del nostro. Quando poi i progettisti siamo noi, e' chiaro che se si vuole evitare ogni rischio sia necessario prendere qualche precauzione in piu' calcolando magari il margine statico per avere una conferma del grado di stabilita' del ns modello. Ma poiche' credo che tutta questa bella teoria sia rivolta a ben pochi aeromodellisti e che serva soprattutto a capire certi fenomeni, bisogna anche dire che il centraggio non e' poi cosi' difficile e che poche operazioni possono aiutare ad evitare rischi al primo volo; del resto ancora oggi, il sistema piu' comune per controllare il centraggio nei vari campi di volo rimane quello (poco scientifico) delle dita sotto le ali, con misurazioni accuratamente prese ad occhio......... poi, chi invece si prende la briga di fare tutte le sue prove e provette, spostando i pesi nei due sensi, arriva spesso a conseguire que risultati che fanno la differenza fra due modelli uguali. |