PS: Quanto io ho scritto è riscontrabile sul sito ENAC.
Dalla valenza delle info riportate su D-Flight alle relative prescrizioni.
In particolare:
Operazioni in categoria OPEN
Prima di ogni singolo volo, l’operatore UAS deve prendere visione di quanto previsto dalla
Circolare Enac ATM-09A riguardo l’utilizzo dello spazio aereo e la conformazione delle zone geografiche UAS, e verificare la propria zona di operazioni sulle mappe presenti sul portale d-flight. Su tali mappe sono riportate le “zone geografiche UAS” previste
dall’art. 15 del
Regolamento (EU) 2019/947, che proibiscono o limitano il volo in alcune tipologie di operazioni. In particolare, tali zone si distinguono in: zone istituite per motivi di “safety” a protezione di aeroporti, eliporti, avio/elisuperfici; zone istituite per motivi di “security” e zone per motivi di protezione ambientale. Le zone geografiche UAS istituite per motivi di safety sono divise in settori rappresentati su d-flight con colori diversi: in funzione del colore, la zona geografica inizia a una altezza diversa (es: “zona rossa” 0 mt, “zona arancione” 25 mt, etc).
In alcune zone rosse, istituite per motivi diversi dalla safety, si può invece volare anche in categoria OPEN,
previo nulla osta al volo rilasciato dall’Ente/società che a suo tempo ne ha richiesto l’istituzione.
Operazioni in categoria SPECIFIC (istituzione zone temporaneamente riservate o permanenti)
Le operazioni in categoria SPECIFIC potranno essere condotte secondo scenari standard (STS), oppure secondo quanto riportato nell’Autorizzazione Operativa rilasciata da Enac o in accordo al LUC rilasciato.
Nei casi elencati al paragrafo 8.1 a), b) e c) della
Circolare Enac ATM-09A e cioè:
- per operazioni all'interno delle zone geografiche nelle vicinanze degli aeroporti (sia civili che militari),
- qualora richiesto dalla valutazione di rischio secondo l'art. 11 del Regolamento (UE) 2019/947,
- per operazioni nel rimanente spazio aereo oltre l'altezza di 120 mt dal punto più vicino alla superficie terrestre,
è necessaria la creazione di una riserva di spazio aereo per le operazioni dell’UAS.
L’operatore UAS dovrà ottenere il nulla osta all’utilizzo dello spazio aereo, rilasciato dalla
Direzione Territoriale di Enac (Allegato B alla Circolare ATM 09A) competente per territorio o dall’Aeronautica Militare (a seconda se si tratti di aeroporto civile o militare/militare aperto al traffico civile), a seguito, se necessario, di valutazione ATS (Air Traffic Services – rif. Circolare ATM- 09A para 9.2 e 9.3).
Il
nulla osta, emesso dalla Direzione Territoriale di Enac o dall’Aeronautica militare, potrà o meno, secondo i contenuti della valutazione ATS e delle ulteriori valutazioni della Direzione Territoriale Enac competente o dell’Aeronautica Militare, comportare l’istituzione di una “zona temporaneamente regolamentata” (R), resa pubblica con NOTAM o Supplemento AIP, e rappresentata nel
portale d-flight.
https://www.enac.gov.it/sicurezza-ae...%20permanenti)