Discussione: scelta delle eliche
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 25 febbraio 24, 14:41   #14 (permalink)  Top
alessandroROMA
User
 
Data registr.: 20-03-2013
Residenza: ROMA
Messaggi: 147
Ciao giocavik, buongiorno a te e a tutti gli utenti di questo forum.

Risponderò al tuo messaggio in maniera molto puntuale e precisa, forse qualcuno potrebbe dire pignola, ma ti prego di non leggere nessuna polemica nel mio testo.
La finalità è solo quella di far comprendere meglio quello che intendo, perchè sono io il primo a riconoscere che, spesso, per la fretta, commetto errori anche di battitura.

Innanzitutto grazie per il tuo interesse all'argomento e per la volontà, sicuramente encomiabile, di apportare informazioni o correzioni a quanto già scritto.


Tu affermi:

...il tuo scritto porta diversi errori ed inesattezze...

In italiano la parola diversi ha due significati (che io sappia) ma, in questo caso, credo che tu lo abbia inteso nell'accezione di molteplicità o misura indeterminata (ma considerevole).
Correggimi se sbaglio, anche perchè quest'aggettivo, nell'accezione di "totalmente o parzialmente opposto per caratteri intrinseci oggettivamente rilevabili" non avrebbe senso in questo contesto.
Ebbene tu scrivi diversi e poi ne citi solo uno.
Dov'è la molteplicità o la misura indeterminata di questi miei errori o inesattezze?
Quindi, visto che la risposta a queste due domande retoriche a me sembra scontata, se mi posso permettere, e spero che tu non ti offenda, prima ancora di disquisire su qualsiasi argomento, dovresti usare correttamente l'italiano e in particolare gli aggettivi.


tu scrivi:
...anche gravi, perché concettuali.

Quello che tu definisci grave, ammesso che sia un errore (e questo lo vedremo dopo), in realtà è del tutto marginale.
La mia risposta era un chiarimento ad una frase di Marco Iannarelli, che a sua volta interloquiva su una mia affermazione.
Egli scrisse
"Non commento, ma è una storia che non ho mai sentito" in riferimento a questa mia affermazione: "Sulle eliche c'è una storia e una teoria non certo di poco conto, ricca pure di formule matematiche. Tuttavia siccome le prime eliche erano molto "empiriche" e il suo primo sostanziale miglioramento scaturì da un evento fortuito, si ruppe, perse una parte e la nave accellerò, ..."
Il commento di Marco Iannarelli è stato del tutto corretto e del tutto giustificato, anche io avrei scritto qualcosa di simile, magari aggiungendo una richiesta di maggiori dettagli e la citazione di qualche fonte.
Per questo motivo mi sono sentito in dovere (ma in realtà l'ho fatto con piacere) di circostanziare meglio quel singolo episodio con nomi e date e di inquadrarlo in un contesto storico e tematico, cioè seconda metà dell'ottocento in relazione ai brevetti dell'elica.
Il tema centrale di quel discorso era l'aneddoto dell'elica spezzata.
Subito intorno le altre invenzioni e miglioramenti ottocenteschi con un richiamo alla fine del settecento.
Solo marginalmente un riferimento ad Archimede e Leonardo.
Avevo anche scritto molto di più sulla vite di Archimede e su Leonardo ma poi ho pensato, come già detto, che stavo esagerando e ho fatto dei tagli.
Ciononostante, pur anmettendo che questo non era il punto centrale, potrebbe comunque essere grave perciò vediamo questo unico "errore" quanto sia grave e se sia un errore.


Non ho mai scritto che Archimede abbia "mai pensato o indicato di installare l'oggetto a bordo di mezzi naviganti o volanti perché ne fossero propulsi".
Dove lo hai letto?
Quello che è importante che tu capisca e ti suggerisco riflessione per la correzione-comprensione è che nel nel XVIII e XIX secolo nessuno aveva pensato all'elica come la immaginiamo oggi.
I più intraprendenti, intelligenti, entusiasti sono tutti partiti da qualcosa di già esistente: la vite di Archimede. Così come Leonardo.
L'elica è stata un miglioramento di quella.
E' noto che Archimede non la usò come mezzo propulsivo ma per tirare su l'acqua e a Leonardo va il merito di essere stato il primo a immaginare che, se l'acqua poteva essere tirata su tenendo ferma la vite, la vite poteva avanzare nell'aria.
Questi passaggi li avevo scritti nel testo integrale prima dei tagli di alleggerimento, ma quello che vorrei farti capire è che, senza Archimede, non avremmo avuto una vite che si sarebbe poi trasfomata nell'elica che conosciamo oggi ma, sopratutto, che i primi ad usarla come propulsore sulla poppa di natanti usarono proprio la vite di Archimede.


P.S. Mi fa molto piacere che tu sia uno di quelli che adorano Leonardo e, come me, sei orgoglioso di un genio italiano, ma devi renderti conto che molte sue idee non arrivarono mai ad una fase realizzativa vera e propria per molti motivi. Questo non toglie nulla alla sua immensa grandezza.
alessandroROMA non è collegato   Rispondi citando