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Data registr.: 19-07-2016
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Anche in assenza di alettoni occorre non trascurare la presenza del rollio indotto dall'imbardata, rollio con abbassamento della semiala verso l'interno della virata, che però avviene solo a condizione della presenza di un diedro trasversale positivo.
Senza diedro il modello non gira, perché l’imbardata può essere annullata dal profilo laterale della fusoliera, anche quando il diedro è debole.
Il rollio indotto avviene per la differenza di portanze delle semiali, differenza dovuta alle diverse incidenze determinate dal diedro: all'esterno della curva l'incidenza è maggiore, mentre all'interno è minore.
Al rollio segue una scivolata d’ala, o derapata in discesa, ma la stessa tipologia di diedro che ha indotto il rollio, secondo i valori angolari e le forme dei diedri, reagisce, talora stabilizzando la virata, tuttavia (forse) potrebbe nascere anche il fenomeno dell’imbardata inversa, quando il flusso che investe la semiala abbassata ha un’incidenza maggiore della semiala opposta, tendendo ad un rollio inverso, per via della maggior resistenza della semiala alzata, esterna alla curva.
Dopo l’imbardata iniziale, tutto (rollio indotto, derapata, (forse) imbardata inversa e rollio inverso) avviene in dipendenza dalle forze agenti esclusivamente sulle parti di superfici alari coinvolte nel rollio indotto procurato dall’imbardata, quelle parti cioè conformate a diedri, oltre agli effetti dovuti alla conformazione laterale del modello.
Un rollio pro virata senza alettoni sarebbe indotto anche da una deriva posta sotto la fusoliera, come scritto da Giocavik; invero dal suo esempio della mano rivoltata io ho capito poco, tranne di abbassare il centro di spinta laterale sotto il livello del baricentro, cosa utile, ma non indispensabile.
Karamazoff, la soluzione migliore è quella di avere un diedro giusto, tuttavia francamente non so quale sia il tipo di diedro migliore, perché la reazione dei vari diedri è diversa secondo le parti di ala interessate dai rialzi costruttivi.
Nell’allegato, ove A = ala di gabbiano, B = diedro semplice, C = (quasi) doppio diedro, ho disegnato le estremità di A e la parte centrale di C entrambe piatte, rialzando tutte le estremità alla stessa quota, ma lasciando l’ambiguità della scelta delle parti di ala interessate all’angolatura, lungo l’apertura alare.
Le parti agenti e reagenti in virata sono pertanto solo quelle evidenziate gialle, mentre le parti piatte, non evidenziate, sono fuori discussione.
Nel rollio le forze sull’ala reagiscono nel senso di aumentare la portanza di stabilizzazione solo sulla parte attiva di superficie della semiala più abbassata in virata, rispetto alla minor superficie attiva dell’altra semiala alzata, però gli effetti dinamici dei 3 diedri variano in modi e tempi imprecisabili, per via delle incidenze alari e conseguenti flussi e forze difficili da valutare, pure a pari condizioni di rialzo delle estremità alari nel volo dritto, a pari superfici, profili e corde alari in gioco.
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