Citazione:
Originalmente inviato da chetto1965 Un errore comune che ho visto fare a molti costruttori di aerei che volevano costruire tutto da soli partendo dai trittici e disegni originali era quello di volere a tutti i costi rispettarne la scala.
Quindi decidendo ad esempio di fare un modello in scala 1:10 di un aereo da 15m prendevano il disegno e ne copiavano al millimetro la struttura e le dimensioni scalandole appunto di un fattore dieci ottenendo ad esempio un'apertura alare di 1.5m e così via.
Attenzione però... la densità dell'aria in cui si muoverà l'aereo rimarrà sempre la stessa non sarà aumentata di conseguenza nè tantomeno la velocità dell'aereo... quindi queste persone costruivano modelli bellissimi, molto rifiniti e realistici... però poi non volavano o volavano malissimo.... per colpa di carichi alari altissimi (già ti hanno suggerito valori ragionevoli) oppure perchè banalmente le superfici mobili realizzate in scala non avevano una sufficiente autorevolezza per controllare l'aereo... perchè troppo piccole aerodinamicamente...
Morale: le superfici mobili falle più grandi senza curarti della scala.
Questo il mio contributo.
Saluti
Andrea |
Un grande contributo direi!!!
Parlo perché sono uno di quei "fenomeni" di cui parli.
Ho preso un trittico da un libro...era un BF110 con due magnum.40, fatto tutto a scala...timone ad H e poco se non inesistente direzionale...al primo decollo sembrava un ubriaco alla frutta e boom...riparato, i modellist più esperti dissero di mettere almeno il doppio di superficie specie per combattere l'anticoppia...e ne misi due padelle che sembrava un B-24 bimotore....
Fate come volete ma volava da Dio... brutto arrabbiato ma volava
Le riproduzioni a scala solo dalla 1/5 in su si può pensare di fare rimanere tale una superficie come da trittico o disegno ridotto