Citazione:
Originalmente inviato da Ehstìkatzi Per discutere di acro in pendio bisogna averla provata e capita. Basta guardare qualche filmato e vedere come i tonneaux più sono veloci e più piacciono, come difficilmente si fanno figure tonde, come gli otto non esistano, come i frullini continui, cioè col modello che si ferma quando vuole, siano tra le figure più apprezzate, un modo di vedere le cose completamente diverso da quello che è l'acro a motore in pianura. D'altra parte il motore del pendio è l'inerzia, cioè velocità e peso, e quindi, in un certo senso, passaggio rovescio a 250 km/h è quasi d'obbligo, quello che conta in pendio è il brivido che la manovra può provocare non la sua precisione. La prima volta che un conosciuto pilota vintage che ha cominciato a volare anche in pendio e ha visto una serie di tonneaux eseguiti da me, vecchio scarso pilota F3A di una volta, ma che ancora concepisce l'acro come un disegno eseguito su una lavagna, ha esclamato " ma questa è roba da F3A ". In pratica due mondi diversi, ciascuno degno di rispetto.
Se volete farvi un'idea di cosa è l'acro in pendio date un'occhiata a questo filmato. https://www.youtube.com/watch?v=8ZbI0qkAZGk |
Continuo a pensare che l'apice dell'acrobazia in pendio, con modelli riproduzione, semiriproduzione o comunque minimamente allungati sia un tonneax a botte lentissimo che più o meno inizia da un lato del pendio e finisce dall'altro lato. O comunque più o meno a metà lato da una parte e si sfoga dall'altra in uscita verso il centro della valle.
Si vede che sono demodè io.
Per carità, massimo rispetto alle rotazioni 720°/sec ma, a parte l'adrenalina, l'eleganza e la coordinazione dove stanno?