Questo e' argomento certamente importante per tutte le categorie di roba volante, invece si trascura o viene liquidato minimizzando.
Dovrebbe essere questione su cui enac avrebbe dovuto sicuramente pronunciarsi, ma probabilmente non ci hanno neanche pensato..
..forse ignorano completamente la questione, visto che quasi sicuramente non c'e' neanche un aeromodellista (..desto..o attivo..) tra coloro che hanno stilato il famigerato presunto regolamento..
Ci dovrebbero essere linee guida generali a cui tutte le tipologie di modelli volanti dovrebbero attenersi, indi poi indicare o consentire eventuali variazioni o piccole differenze a seconda della tipologia di modello o del volo/luogo che fa e dove lo fa.
(..ad es sarebbe intelligente imporre ogive flessibili/gommose che siano piu' ammortizzanti di quelle ora in uso, e/o estremita' del muso di materiale non rigido (tipo gommaspugna/polistirolo/epp, etc.) di tot cm a seconda della massa del modello, etc..
Nell'ambito dello scambio di opinioni personali, il fail safe, se presente, dovrebbe
-rendere innocuo per persone e cose il modello che perde il collegamento radio di comando.
-permettere di salvare il modello sottostando a quanto sopra.
Probabilmente la soluzione piu' risolutiva sarebbe
1) l'impostazione dei comandi in assetto di planata per i primi quattro/cinque secondi, trascorsi i quali senza riconnessione radio,
2) apertura automatica del paracadute di emergenza (..che dovrebbe essere obbligatorio per tutto cio' che vola oltre un certo peso minimo..) che porti il modello a terra indipendentemente dall'assetto di volo.
-Il paracadute lo sa costruire anche un bimbo ed e' impegno relativo per ogni aeromodellista che non volesse aquistarlo eventualmente pronto..
(..saperlo fare/ripiegare potrebbe essere condizione indispensabile per ottenere l'attestato..)
-Implicherebbe che anche chi usa modelli pronto al volo/droni, dovrebbe avere la minima manualita' per farselo o almeno per ripiegarlo, o che il produttore si rimbocchi minimamente le mani per agire nell'ambito di cautela e sicurezza piu' efficace, sebbene molto semplice.
-L'autorita' dovrebbe (avere l'intelligenza di) limitarsi di imporre dimensioni di massima per il diametro/lunghezza briglie, rispetto al peso (..altrimenti ne esce ulteriore babele..)
-E' la norma per ogni dimensione non trascurabile di razzo modello..per cui se ce la fanno quegli umani li' non dovrebbe essere obbligo forsennato per gli aeromodellisti..
-Non richiede competenze aeronautiche di chissa' quale livello, ne' legali...pensate un vigile/poliziotto che facesse una verifica rapida ad un modello per la presenza della punta morbida e la presenza/apertura del paracadutino...ci metterebbe cinque secondi, al confronto, ad es. di studiarsi tutto il pappier di enac, con i vari batti e ribatti, interpretazioni, etc..
-sarebbe un'obbligo che favorirebbe anche qche investimento/presenza commerciale in merito e renderebbe piu' semplici/diffusi/familiari i meccanismi di apertura (..che potrebbero costituire le parti tecnicamente piu' elaborate..)
(..dovrebbe essere obbligatorio anche su tutti gli aerei full scale..pensate se ci fosse stato adeguato paracadute obbligatorio su tutti gli aerei di linea..se ne avessero funzionato solo un decimo, quante vite si sarebbero salvate..)
Just my ducents..