..gli alianti da volo libero dei bei tempi, avevano la miccia dell'antitermica che bruciando lentamente ne determinava il massimo tempo di volo ed evitava che il modello si perdesse portato via da qche termica che lo avesse risucchiato.
Il meccanismo era azionato da una molla o da un elastico che azionato indirettamente dalla miccia attraverso la bruciatura di un filo di ritegno, ne poneva il piano di coda ad inclinazione elevatissima in assetto per cabrare (..intorno ai 45-50 gradi negativi circa..) il che determinava lo stallo profondo dell'ala, e l'aliante veniva giu' spanciando.
...Non sarebbe molto diverso dal disporre l'ala a novanta gradi rispetto al senso di marcia e usare l'intera superficie alare come aerofreno a rallentare la discesa...poi a due metri da terra lo si rimette in assetto di planata...potrebbe essere anche divertente..
(..e facilmente controllabile con un profilo non esasperato..)
Ovvio che con un carico alare di 100 gr/dm2 la questione potrebbe essere inattuabile..
Di sicuro tale soluzione sarebbe appannagio solo del modello in oggetto, o di qcosa molto simile...quindi un possibile ineguagliabile punto di forza...ma c'e' tutta una sperimentazione da effettuare...
Come non ci hanno pensato chi lo ha realizzato...(..?!?..)...