Citazione:
Originalmente inviato da Hunter_Luca  E niente, non ce la facciamo proprio.
"divide et impera" L'ho già detto da qualche parte. Stiamo sparendo ed il fatto che AeCI non riesca a parlare con ENAC è un segnale forte anzi fortissimo.
In questo momento sono molto più ascoltati i vari redattori di Dronezine etc. che AeCI e questo anche è un'altro segnale.
Ci scanniamo su un interesse comune, anziché essere uniti ed ascoltarci tra di noi ogni discussione aumenta le distanze e crea fazioni, vere o paventate, ma ci stiamo sgretolando.
Ero bambino quando ho preso il primo modello in volo, poi dopo tanti anni ho ripreso qualche annetto fa! L'idea che l'aeromodellismo ITALIANO debba scomparire a causa degli stessi aeromodellisti mi intristisce e non poco.
Non è la strada giusta.
Ho visto molte ASD (non aeromodellistiche) sparire per molto meno.
Tornado all'inizio, come ultimo tentativo: perché le grandi ASD già strutturate e fuori dagli ambiti dell'AeCI (visto che quest'ultima poco riesce in qualità di rappresentanza per l'aeromodellismo) che già raccolgono un numero di soci elevato (FANI, FIAM e AAVIP), sia come ASD affiliate che come soci Freeland non si uniscono per nominale un unico rappresentante nei confronti di ENAC?
Molti di noi, me compreso sarebbero già nel novero degli associati (sono FIAM Freelance). Tiriamo le somme: quanti sono in tutti gli associati FIAM, FANI e AAVIP?
Evitiamo che ENAC gozzovigli e evitiamo il divide ed impera! |
Io sono uno svolazzatore per campi e Freelance FIAM. Non conto nulla, ma non è questo il punto.
Quello che conta è purtroppo l'assunto, che a qualcuno sta bene per scopi societari (senza offesa, non è un delitto ne una accusa ma un sacrosanto diritto, che qualcuno ha maldestramente espresso come "interesse privato" ed è stato sospeso per questo), che l'aeromodellismo sia definito uno sport e che, di conseguenza, debba passare tutto per Aeci.
Questa affermazione è falsa all'origine.
Sostenere che una attività è definibile come sport (ovvero, in sintesi, che si possono fare delle competizioni) non significa automaticamente che tutti quelli che la praticano siano o debbano considerarsi sportivi e sottostare quindi alle regole delle varie federazioni. Faccio un esempio che mi riguarda. I pratico la vela da 50 anni e, per almeno 30, sono stato un velista sportivo: avevo la tessera della Federazione, partecipavo alle regate e, anche al di fuori di quelle, il mio comportamento in acqua si adeguava alle regole della vela sportiva. Ora non faccio più regate, i motivi sono vari, e "vado in barca" liberamente per il lago. Non ho la tessera FIV ed in acqua devo rispettare solo le norme della navigazione, al pari dei motoscafi, delle navi e dei sottomarini, che sono state emesse dal ministero dei trasporti e da chi per loro. Ho rispetto della FIV, ma la mia attività non la riguarda affatto e devo rendere conto esclusivamente alle FdO che applicano le leggi ed i regolamenti della navigazione civile (evitare gli abbordi, utilizzare le dotazioni di sicurezza, etc etc). Puoi stare tranquillo che nessun carabiniere o guardia costiera mi verrà a contestare che, non avendo dato il diritto di rotta a qualcun altro, io non ho fatto i 720 di penalità....
Quindi, riassumendo, io vedo bene l'ipotesi di una associazione di enti che, già per loro natura, hanno anche associati che NON fanno attività sportiva. Vedo bene che questa associazione, magari dietro ad un obolo simbolico, faccia valere i numeri e vada direttamente al ministero dei trasporti per chiedere che ENAC interloquisca anche con loro, ovvero con noi, e porti all'attenzione dell'ente anche le esigenze di chi vola solo per il gusto di farlo, senza alcuna velleità sportiva.
Amichevolmente
Carlo