Ringrazio tutti per gli interventi, dai quali ho capito soprattutto che mi tocca studiare

Mi piace molto l'idea di Arduino come intermediario tra trasmittente e auto, ci ragionerò...
Ho notato, comunque, un po' di perplessità nei confronti della mia idea, ne approfitto per aggiungere due parole.
Tutta la faccenda nasce dalla mia intenzione di comprare un'auto radiocomandata a mio nipote. Guardando in giro ne ho trovata una così carina che (come nella vecchia barzelletta del trenino elettrico) per poterla regalare a lui ne ho dovute prendere due
Dato che adoro i simulatori di guida (ho anche una piccola postazione dedicata), vorrei ottenere dall'auto fisica un comportamento (nei limiti del possibile) simile alla realtà.
Ora, io ho sempre avuto l'impressione che - per questa mia idea di simulazione, non ne faccio certo una questione generale - gli automodelli hanno un difetto: la velocità.
Scattano troppo velocemente, hanno velocità di punta troppo alte, fanno le curve a velocità eccessive.
Per come la vedo io, un modello per somigliare alla controparte reale dovrebbe avere la stessa velocità, in scala. Dovrebbe accelerare gradualmente. Dovrebbe essere costretta a rallentare, prima di affrontare una curva impegnativa.
Da qui le domande che ho posto e che hanno avuto risposte esaustive...
Come dice madqwerty: "vuoi una accelerazione mordida, schiaccia morbido"; giusto, ma se io schiaccio morbido e il mio avversario parte come un proiettile mi sa che la gara non ha storia

Per questo cerco un sistema che costringa l'auto a mantenere dei limiti realistici a prescindere da ciò che io faccio.
E per rispondere anche a fabfaa: per la mia idea di simulazione, un'auto in scala 1/10 non deve andare a 90 km/h, perché è come un'auto vera che va a 900 km/h...
Ripeto, a scanso di equivoci: è la mia idea di un comportamento simulato che richiede questi limiti, non sto certo dicendo che gli automodelli al momento attuale sono "sbagliati" perché corrono troppo.
Spero di essermi capito