@ Beppe
Ho inserito i dati del Flying Boot nel foglio di calcolo “DETERMINAZIONE DELLO SVERGOLAMENTO ALARE SECONDO HEPPERLE” ma devo aver sbagliato qualcosa perché il valore “Svergolamento geom.rich.” risulta di 0,05.
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Poi ho letto quasi tutte le 29 pagine del documento “CSULB_TAILLESS_TALE.pdf”
Anche se il modello descritto nella relazione è diverso dal mio, alcune considerazioni sono interessanti.
In particolare, a pagina 7, si capisce bene che lo svergolamento (washout) riduce notevolmente la portanza complessiva dell’ala.
Daltraparte è risaputo che per ottenere stabilità nella configurazione tuttala, è indispensabile sacrificare qualcosa a livello di portanza.
Va però detto che il mio modello ha due derive belle grandi e quindi non dovrei aver problemi di stabilità sull’asse di imbardata (YAW).
Molto interessante l’idea degli slats fissi sul bordo d’entrata ma presumo (?) che non vadano d’accordo con lo svergolamento d’estremità.
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@ Personal Jesus
Citazione:
Originalmente inviato da Personal Jesus …..ribadisco ancora per un'altra volta, oltre 320 mm dalla punta io non arretrerei, quantomeno per i primi voli e a costo di avere un modello pesante di muso).
Secondo me la formula del CG nel foglio Panknin è "sbagliata" e da "ignorare”. |
Bene! Bilancerò il mio modello a 320 mm. dalla punta dell’ala….e fine della storia.
Citazione:
Originalmente inviato da Personal Jesus …..in un modello come il tuo a basso allungamento secondo me conta poco, specie poi se pensi di passare da uno spessore 14% ad un 12%. Il gioco non vale la candela e recuperi secondo me si e no un punto sull'efficienza massima totale.
Se per ragioni costruttive e di robustezza sei più a tuo agio rimanendo sul 14%, tieni quelli spessori lì. |
Molto bene. Però approfitto della tua disponibilità e ti chiedo se a tuo parere è possibile ridurre lo svergolamento utilizzando all’estremità un profilo piano-convesso rovesciato, vale a dire applicare uno svergolamento aerodinamico per ridurre quello geometrico.
Il motivo della mia richiesta è di ordine pratico: per tagliare con il filo a caldo un ala con svergolamento di 9,8° mi serve un foglio in estruso da 10 cm. di spessore……che non riesco a trovare.
Invece con un’ala a minore svergolamento potrei usare un foglio da 8 cm. che ho già.
Citazione:
Originalmente inviato da Personal Jesus NOTA: mi sono dimenticato di scriverlo in precedenza ma "non misurare l'incidenza del Clark YH dalla parte piatta del ventre! Misurala dalla congiungente naso-coda" |
Ovvio. Tra un po’ chiederò aiuto riguardo all’incidenza dei galleggianti in relazione all’incidenza dei profili alari. La questione è molto importante dato che i galleggianti influenzeranno non poco il volo del modello. Ma ne parleremo dopo Natale.
Citazione:
Originalmente inviato da Personal Jesus Sul posizionamento/calettamento della turbina, come ho già scritto, io la vedo la parte più complicata.
Sei praticamente obbligato a tenerla nella parte alta e questo genererà sempre momento picchiante. E che momento picchiante!
Hai voglia a correggerlo calettandola verso l'alto! |
Concordo ma va detto che in molti idrovolanti RC, la distanza tra asse dell’elica e i galleggianti è spesso superiore ai 20 ÷ 30 cm..
Comunque, per diminuire sensibilmente il momento picchiante della ventola, l’unica soluzione sarebbe installarla sotto l’ala.
Ma in questo modo la girante si troverebbe vicinissima all’acqua e non protetta in alcun modo dagli spruzzi.
Quindi la mia mente malata ha partorito una nuova versione del Flying Boot (la quarta), che a scanso di equivoci, garantisco che rimarrà solo sulla carta.
Si tratta in sostanza di utilizzare due ventole da 64 mm. (dato che due da 70 sono troppo pesanti), posizionate quasi sulla punta dei galleggianti e con lo scarico tra le due flange in legno.
Così le giranti non dovrebbero essere colpite dagli spruzzi (….forse…) e il momento picchiante verrebbe quasi annullato.
Sarebbe comunque necessario aumentare le dimensioni dei galleggianti e distanziarli maggiormente dall’ala, ma con questa configurazione non è un problema.
Con 2 ventole i timoni in acqua non servirebbero e idem dicasi per il sistema di cambio di incidenza.
Forse si potrebbero evitare anche i direzionali (lasciando le derive senza parti mobili) e in virata usare la spinta differenziale delle ventole controllata dallo stick del direzionale.
Un altro svantaggio, oltre al maggior peso e alla maggior complessità, sarebbe che con le due ventole installate sui galleggianti non si potrebbe utilizzare il modello su terra.
Comunque sarà già tanto riuscire a far volare il Flying Boot con una sola ventola e non ho intenzione di buttare un sacco di soldi per 2 ventole/2 regolatori/2 batterie per poi scoprire che l’idea di un idrovolante tuttala è una gran fesseria.
Buon Natale a tutti!
ettore