Dopo aver riparato il convertiplano XC-142, danneggiatosi nel crash del 23 Luglio, mi ritrovavo con niente da costruire sul tavolo e quindi ho pensato di progettare un modello appositamente per il razzo Aerotech.
Considerando i problemi incontrati con i modelli descritti sopra, stavolta ho deciso di fare qualcosa di piuttosto piccolo e (si spera…) leggero.
Anzitutto il razzo deve essere posizionato sul centro di gravità o molto vicino ad esso, in modo da evitare il fastidioso sbilanciamento dovuto alla differenza di peso tra razzo carico al decollo e scarico all’atterraggio.
Inoltre la presenza di una tradizionale motorizzazione a elica con motore brushless, evita di chiamare in causa trainatori, elicotteri, mongolfiere, eccetera.
In sostanza l’idea è quella di far decollare il modello tramite lancio a mano o con dolly e raggiunta una certa quota, metterlo in volo orizzontale. A questo punto si accenderà il razzo con il sistema già testato sul Bell X-1 e se tutto va per il verso giusto si potrà salire in verticale o quasi per circa 8 secondi.
Però è certo che il massimo divertimento dei presenti sarebbe raggiunto in caso di esplosione o incendio del modello….
Per progettare quello che ho chiamato QRP-1 mi sono basato sul Sonicmodell Mini Skyhunter che in effetti poteva già andare bene per installare il razzo se non fosse per la fusoliera in polistirolo e per la posizione dell’elevatore.
Anche il mio modello ha due travi di coda e due derive ma è tutto in legno e ha un elevatore tutto mobile posto in alto, ben distante dal getto di scarico del razzo.
Apertura alare di 132 cm, corda di 16 cm e profilo alare Clark-Y.
Le semiali esterne, lunghe 48 cm., hanno un diedro di 3° e sono collegate alla parte centrale con 2 coppie di baionette in vetronite da 2 mm.; essendo smontabili, è possibile ricostruirle in caso di grave danno.
Le due travi di coda hanno sezione rettangolare larga 20 mm. con le fiancate laterali in compensato di pioppo da 3 mm. alleggerito e le parti orizzontali in balsa da 4 mm..
Le derive sono in balsa da 4 mm. e sono ricoperte in carta Modelspan.
L’elevatore, con profilo NACA 0015, è tutto in balsa da 3 mm. tranne per le due centine d’estremità che sono in compensato di pioppo da 3 mm.. Il movimento dell’elevatore avviene tramite un servo da 9 grammi installato nella deriva di sinistra e collegato tramite una apposita squadretta stampata in 3D al tubo in carbonio da 6 mm. di diametro che attraversa tutte le centine.
I servi dei direzionali sono fissati nelle travi di coda, nella parte centrale dell’ala e muovono le parti mobili con due astine in carbonio. Ho evitato l’uso dei bowden che sono più eleganti ma per mia esperienza poco precisi nel ritorno a zero.
Ho progettato l’ala con DevWing 3, l’unico programma che so usare in maniera decente.
Le parti sono state tagliate da Fausto e Giorgio. Il primo usa un’ottima stazione laser che però ha un piano di lavoro piccolo e quindi per le travi di coda ho chiesto a Giorgio che ha una CNC di grandi dimensioni. Un enorme ringraziamento a entrambi.
Al momento sono ancora indeciso sulla forma e sulle dimensioni della fusoliera ma credo che sarà formata da 9 ordinate ellittiche in pioppo da 3 mm, collegate da 8 correntini laterali da 3 x 3 mm. ricoperti in betulla da 0.4 mm., come nei classici alianti Vintage.
Prima di decidere l’effettiva lunghezza della fusoliera vorrei fare delle prove di bilanciamento con varie batterie e motori, con lo scopo di evitare l’aggiunta del solito piombo in punta.
Alla prossima.
ettore