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NP (%MAC) = 0.25 + (0.25 * sqr(sqr(ARw)) * Vbar
La spiegazione potrebbe essere forse anche scientifica, ma l'espressione potrebbe essere impostata come sopra solo per comodità.
Il risultato della posizione di NP, puramente orientativo, è molto vicino alla realtà, ma il metodo credo che sia arbitrario.
Il metodo di calcolo è elementare, quasi banale (si supponga di conoscere già la soluzione e banalmente di applicarla a casi specifici).
Da considerazioni sperimentali si sa che quasi tutti gli aerei convenzionali a coda posteriore hanno l'NP variabile dal 35 al 65% circa della MAC, quindi poniamo 50% come valore medio indicativo della base di calcolo.
Poniamo quindi che 50% = (0,25 + 0,25) MAC. Il primo 0,25 MAC è chiaramente la posizione dell'AC (Aerodynamic Center) dell'ala, che sappiamo essere in posizione costante.
Il secondo addendo può variare incognitamente per ogni aereo specifico, da richiedere una correzione oculata, che è stata resa dipendente da Vbar e dall'allungamento alare.
A parità di Vbar, calcolando la radice quarta dell'allungamento come un coefficiente correttivo della formula, con l'aumentare dell'allungamento alare, l'NP dovrebbe spostarsi un poco indietro, mentre, diminuendo l'allungamento, l'NP dovrebbe spostarsi un poco avanti sulla MAC.
La logica di ciò, mentre matematicamente è chiara, mi è poco chiara aerodinamicamente, eppure funziona, come vola il bombo.
Se, ponendo allungamento = 1, si fosse scelto per la formula soltanto Vbar, coefficiente solitamente variabile tra 0,3 e 0,9, ad esempio in media Vbar=0,6, sarebbe risultato un valore di NP non sempre rientrante nei sopraddetti valori sperimentali, oscillante sulla media NP = 0,4 MAC con valori estremi troppo bassi, cioè circa posizioni di NP nel campo percentuale dal 32,5% al 47,5% della MAC.
Allora ecco la genialata del calcolatore, dove il secondo addendo è stato posto in funzione anche della radice quarta dell'allungamento alare, radice che, per allungamenti alari variabili da 1 ad esempio 20, siccome sqr(sqr(ARw)) varia circa da 1 a 2,11, tale ulteriore coefficiente è usabile come fattore moltiplicativo e correttivo del prodotto (0.25 * sqr(sqr(ARw)), prodotto che quindi varia da 0,25 a massimo 0,5286.
(Se nella formula si fosse posto sempre Vbar=1, le posizioni estreme di NP sulla MAC dovute al solo allungamento sarebbero risultate troppo arretrate rispetto al campo sperimentale).
Ecco che il calcolatore, poi moltiplicando tra loro tutti i membri del secondo addendo, ha introdotto quindi un aumento virtuale rispetto al campo del solo Vbar, ma introdotto una diminuzione rispetto al campo del solo allungamento, limitando in conclusione il valore del secondo addendo entro limiti precisi, ai quali occorrerà aggiungere 0,25 del primo addendo, per trovare la posizione di NP, cioè nei valori estremi:
- considerando Vbar = O,3 il campo della posizione di NP varia (da 0,075 a 0,158) + 0,25 = varierà da 0,325 fino a 0,408
- considerando Vbar = 0,9 il campo della posizione di NP varia (da 0,225 a 0,475) + 0,25 = varierà da 0,475 fino a 0,725.
In conclusione tutto il campo delle possibili posizioni di NP lungo la MAC è risultato compreso dal 32,5% fino al 72,5%, posizioni percentuali che sono da ritenersi adeguate a coprire tutto il campo degli esperimenti, come volevasi dimostrare.
La posizione media di NP risulterebbe al 52,5 % della MAC, praticamente vicina al 50% dell'ipotesi fatta all'inizio (pur con un errore del 5%).
In un calcolatore proposto inizialmente da Ehstìkatzi era stato posto Vbar = 0,43, il che conduce poi esattamente, con allungamento 4,17, alla posizione NP = 0,4 MAC = 40%MAC.
Ripeto che si tratta di una posizione di NP puramente orientativa, rispetto alla quale un CG indifferente dovrebbe coincidere, magari avanzato del 5%, cioè posto al 38%MAC.
Ehstìkatzi naturalmente poi sa e fa quello che vuole, per gli scopi dei voli dei suoi aeromodelli.
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