Originalmente inviato da luca.masali Agenzia TASS
Comunicato stampa
Oggi, primo maggio 1957, in occasione della Festa dei Lavoratori, il Soviet dei Forgiatori del GhisaMig ha inviato al compagno Stalin la relazione fotografica dello stato dei lavori per la rimessa in linea del Jet proletario. La foto è in coda al comunicato.
Nonostante la delusione per non aver potuto far sfilare sulla Piazza Rossa il falco sovietico, il Compagno Stalin ha voluto espirimere con un telegramma le sue felicitazioni per l'enorme successo della campagna "Forgia anche tu il GhisaMig":
dalle più remote Repubbliche Socialiste, dalle sterminate steppe del Caucaso alle remte foreste della Jacuzia, dalle splendide capitali bielorusse ai più remoti villaggi uzbechi, una sterminata massa di volontari, attentamente selezionati dal Kgb, hanno entusiasticamente prestato la loro opera col solo compenso della consapevolezza che ogni rivetto ribattuto, ogni lamiera piegata avvicinava la realizzazione del Socialismo.
Sotto la spinta dl fulgido esempio del compagno Stakanov, che da solo ribatté oltre ventunmila rivetti, migliaia di compagni hanno festeggiato il Primo Maggio in un modo diverso dal solito, nelle officine Putilov dove il GhisaMig sta rinascendo.
Incredible lo spettacolo di migliaia di lavoratori e lavoratrici, che come un sol uomo entusuasticamente battevano lastre e colavano la ghisa; il compagno Stalin ha voluto simpaticamente donare un modellino del GhisaMig al più giovane volontario, Piotr, di soli cinque anni; nonostante la giovane età, il piccolo volontario ha lavorato sedici ore di fila come i volontari più grandi, senza mai lasciare un solo istante l'altoforno a cui era stato asegnato.
Nel suo messaggio, il compagno Stalin ha voluto ricordare anche le lacrime del compagno Boris Vekyof, di Stalingrado, che ha pianto di commozione quando le Guardie Rosse gli hanno comunicato che avrebbe potuto festeggiare il suo novantottesimo compleanno in modo diverso, al reparto presse.
Boris, il tuo gesto non sarà dimenticato; il compagno Stalin in persona consegnerà ai tuoi nipoti la croce di Eroe del Lavoro alla Memoria che con la tua abnegazione oggi ti sei guadagnato. |