Ragazzi, scusate per la lunghezza dello scritto ma cerco di rispondere un po' a tutti....il motore , come scritto in precedenza e come da PDF allegato da adria è un ST60, cioè il 10cc della Supertigre venduto a cavallo degli anni '60/'70, evoluzione del .56 e prodotto pressapoco nello stesso periodo del più prestazionale G.60FI.
La particolarità del ST60 era di avere il carter in un solo pezzo che lo rendeva più compatto e più leggero rispetto al G.60, che invece lo aveva in due pezzi...e per questo motivo quest'ultimo motore non presentava alcun problema per smontare dal carter pistone e relativo spinotto!
Per l'utilizzo dell'olio dei freni se ne è parlato...ma al momento preferiamo provare altri metodi per rimuovere lo spinotto, in particolare tentare di realizzare un estrattore che, per sommi capi, si aggancerebbe all'altra estremità tramite il foro che percorre lo spinotto. Esattamente come lo ignoro perchè lo eseguiranno altri e, al di fuori di una rapida telefonata in proposito, non so altro.
Posso dire però che ho provato personalmente ad inserire nel foro dello spinotto un sottile estrattore per viti spezzate, che ritengo sia più efficace rispetto ad una semplice vite, non ottenendo però alcun risultato, neanche riscaldando notevolmente la parte.
Per quanto riguarda i fermi dello spinotto, nell'esemplare in questione sono costituiti da ribattini in alluminio che evitano lo strisciamento diretto dello spinotto sulla camicia. Personalmente sostengo che i fermi in alluminio siano due, uno per parte, altri invece sono convinti che il fermo sia uno solo, lì dove insiste il foro nel carter, poichè nella parte opposta lo spinotto sarebbe bloccato dal metallo stesso del pistone. In tal caso il verso, anche solo per tentare di sbloccare lo spinotto, sarebbe univoco, cioè tirando o ruotando ma non spingendo. Cmq su altri motori che ho smontato in passato, come ad es. l'OS 60FP i fermi erano realizzati in teflon, quindi alte temperature e sollecitazioni meccaniche (leggi colpi di punzone e martello
) sarebbero stati dannosi per i fermi stessi.
Per quanto riguarda la riparazione del carter si è orientati ad effettuare una saldatura e soprattutto un riporto di materiale (manca un pezzo all'imbocco del carburatore) con dei prodotti specifici per alluminio e sue leghe, come credo sia il Durafix o simili leghe saldanti. Inoltre sarà necessario porre attenzione a non riempire la cavità dove si inserisce il carburatore e a tal proposito, chi effettuerà la riparazione, si propone di inserire un tubo in ottone dello stesso diametro del carburatore e modellare esternamente la saldatura, se ci riuscirà. In ogni caso l'ottone non si salda con queste leghe saldanti per alluminio, per cui poi verrà sfilato ad operazione finita.
In conclusione è tutta una scommessa! Agendo con calma e soprattutto mettendo il meglio di ciascuno di noi lì dove si ritiene di avere delle competenze, forse, ripeto forse, si arriverà ad un risultato apprezzabile!