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Originalmente inviato da Umberto Più attendibile a batteria scarica (3V x cell), tensione nominale (3,85V x cell) o carica (4,2V x cell)? |
è una domanda "no sense" , la Ri di una cella varia in funzione del suo stato di carica (più la cella è carica, più la sua Ri è bassa) ma siccome la userai in varie condizioni, da piena carica a QUASI scarica (eviterei di usarla a tensioni <3.3V o anche superiori se che gli chiedi molta corrente, relativamente a quanta ne può dare) scegli tu a quale livello di carica fare riferimento, l'importante è che quando fai confronti nel tempo, tu li faccia a parità di condizioni
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Originalmente inviato da Umberto Il valore da considerare è relativo al pacco o alla singola cella con milliohm maggiori? |
bisogna verificare che le Ri siano basse, e quanto più simili tra loro, ogni cella è un "mondo chimico" a sè e quindi va monitorata nel tempo a parte, chiaramente in funzionamento usi tutto il pacco quindi è il valore di Ri totale che influisce sul sistema elettrico
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Originalmente inviato da Umberto Infine c’è una temperatura ottimale per la misurazione? |
vale quanto sopra, più la temperatura è alta (nei limiti del sensato, tipo entro i 30-40°C non oltre) più la chimica è performante quindi la Ri ridotta, ma siccome tu le userai in condizioni climatiche variabili, cerca di fare confronti a parità di temperatura (per esempio quella che hai in casa)
considera che sono misure con elevato margine di errore se fatte coi nostri carichini, o in generale con attrezzini da pochi euro, diverse misure ripetute una dietro l'altra potrebbero dare diversi valori, idem la calibrazione tra una cella e l'altra potrebbe dare valori diversi anche se diversi non sono..