Citazione:
Originalmente inviato da Hyper8815 Il radiocomando é un vecchio radiocomando preso in "prestito" da una vecchia auto rc, per aumentarne la potenza ho rimosso tutta la vecchia circuiteria e ho collegato ai potenziometri del radiocomando una scheda Arduino annessa di antenna compatibile con Arduino o Raspberry Pi 2.4ghz con portata un km. Poi ho messo una scheda uguale con la sua antenna nella barca e l ho sigillata in un scatolina con il silicone, poi collegata all'esc e al servo del modello. Ho praticamente creato un sistema 2.4 con 7 euro di antenne per Arduino dato che le schede le avevo giá. La potenza non viene neanche generata perché semplicemente dal programma di Arduino abbasso la frequenza dell' impulso che va dalla scheda all'esc. |
Occhio, abbassare la frequenza senza abbassare il duty-cycle potrebbe portarti ad arrostire il motore anche senza alcun carico meccanico.
Non è banale da spiegare, ma in un motore la corrente assorbita dipende dalla tensione applicata, dal numero di giri che il motore compie e dalla resistenza elettrica R dell'avvolgimento. Semplificando, immagina il motore come un generatore G, collegato in serie all'alimentazione A e di segno opposto, la cui tensione vG è proporzionale al numero di giri del motore stesso.
Al netto di effetti induttivi, la corrente che scorre sulla resistenza R dipende dalla differenza della tensione di alimentazione A e quella generata da G, applicata alla resistenza R: I=(vA-vG)/R. In pratica, più il motore gira veloce e minore sarà la corrente che attraversa l'avvogimento.
In un motore a spazzole, quindi in CC, la velocità di rotazione dipende solo dalla tensione applicata e dal carico meccanico, in un motore brushless dipende, come giustamente hai osservato tu, esclusivamente dalla frequenza del segnale in ingresso. Se la frequenza è troppo bassa, il motore gira piano e la tensione prodotta da G è bassa, quindi la corrente che passa negli avvolgimenti è alta. Arrivando, per assurdo, a portare a zero la frequenza, la corrente sull'avvolgimento sarà semplicemente vA/R, ovvero la corrente di "stallo", capace di distruggere il motore nel giro di pochi secondi.
Per ovviare a questo problema devi modulare anche la tensione vA, agendo sul duty-cycle del PWM, in modo da far assorbire al motore una corrente che sia adeguata. Sinceramente non vedo come si possa fare bene una cosa del genere senza conoscere i dati meccanici del motore e del carico meccanico ad esso applicato.
Gli ESC specifici da modellismo lavorano in modo diammetralmente opposto: regolano la corrente (ovvero il duty-cylce) in funzione della potenza da erogare al motore e, grazie ad un sistema di sensori di fase integrato nell'esc stesso, regolano la frequenza in funzione del numero di giri che il motore riesce ad esprimere con quella potenza.
Capisco e comprendo la voglia, il fascino e la curiosità di fare le cose in DIY, ma un ESC per modellismo è molto più performante ed affidabile di un ESC costruito con Arduino, quindi ti consiglio di abbandonare quell'opzione e di procurarti un ESC specifico.
Carlo