Discussione: Autonomy primi passi
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Vecchio 28 marzo 19, 16:26   #11 (permalink)  Top
claudio v
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Originalmente inviato da fabio1963 Visualizza messaggio
ciao Claudio e grazie per il pensiero.
ho passato una bella giornata e il mio punto di vista è molto positivo.
ho trovato una bella atmosfera dove la competizione è vissuta con la dovuta misura, per competere ci vuole esperienza, conoscenza e allenamento. non ci si improvvisa.

la gara è complessa non è immediata, l'impegno è anche fisico, forse col tempo ci si rilassa, io ero stremato dopo la mattina )
…..

quindi quando riavrò il mio logger, (adesso in assistenza, è proprio morto... ) proverò a mettere in campo qualche suggerimento che mi hai dato...
Ciao Fabio,
son contento che ti sia piaciuto l'ambiente e spero che tu riesca a riavere il logger funzionante al più presto, ma se ne avessi bisogno per la prossima gara e non ti fosse ancora tornato… faccelo sapere che vediamo di tenerti uno dei “Jolly”.

Visto che eri al debutto, anche se non siamo riusciti a leggere il logger, abbiamo fatto una piccola eccezione e, come dichiarato durante la premiazione, ti abbiamo inserito ugualmente in classifica.

Per quanto riguarda la gara lunga e con tanti voli, domenica scorsa è stata una situazione eccezionale e, nella media, si vola molto meno con condizioni più normali. Storicamente non sono mancate gare con 10 - 12 voli totali nel tempo operativo, quindi non è certo sempre una "corsa" di quel tipo.

In ogni caso la nostra categoria è nata anche con l’obbiettivo di non passare un giorno sul campo per fare solo 5 o 6 lanci, ma di volare tanto.
Il tempo operativo di 3 ore e mezza normalmente diviso in 2 tranche di gara per permettere anche di rilassarsi un po’, ma comunque sono 2 ore + 1,5 ora di “full immersion volatoria”.

Che il modello sia in volo o a terra, che si facciamo 10 o 20 voli, non fa molta differenza perché è meglio restare concentrati per cogliere ogni segno “termicoso” e sfruttarlo.

Questa è una prerogativa unica della nostra categoria e, per fare una buona gara, occorre un minimo di allenamento. Quel che all’inizio può sembrare difficile o addirittura impossibile, una volta trovata la propria sintonia tra campo, modello, pilotaggio e condizioni, le volte successive diventa un piacere unico.

In termine tecnico sportivo, anche in altre discipline, la chiamano “condizione di FLOW” e trovarla è veramente appagante…. Provare per credere

Un saluto a tutti.
claudio v non è collegato   Rispondi citando