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Vecchio 03 novembre 18, 15:41   #1 (permalink)  Top
Trottalemme62
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Diamo un nome ad un vecchio motore GLOW per volo libero

Buongiorno a tutti,
ho scoperto da poco il sito baronerosso.it; ho praticato da ragazzo l'aeromodellismo partendo dal VVC ed in seguito aeromodelli con motore a scoppio e radiocomando, ed anche motoscafi con motore a scoppio e barche a vela radiocomandate. Dopo tanti anni di assenza dal modellismo, da un paio d'anni, ho ripreso ad interessarmi in particolare di micromotori, affascinato dalla tecnica e dalle più diverse soluzioni costruttive, alcune decisamente originali.

Cercando nuovi oggetti per la mia collezione di motori, ho trovato un vecchio motore GLOW di cui non conosco assolutamente il costruttore.
Ora vi chiedo di aiutarmi a capirne di più; avendo letto svariate discussioni sull'argomento, so che in questa community ci sono tanti esperti collezionisti e profondi conoscitori della materia e della storia delle ditte costruttrici.
Quindi vi prego, datemi una mano a capire; qui di seguito vi sintetizzo quello che ho potuto rilevare ed osservare studiando il motore.
Diamo un nome ad un vecchio motore GLOW per volo libero-img_0472.jpg
Diamo un nome ad un vecchio motore GLOW per volo libero-fronte.jpg
Architettura generale del motore:

motore a due tempi GLOW, a corsa lunga, alesaggio 22 mm, corsa 25 mm, cilindrata 9,5 ccm; aspirazione sulla parete del cilindro tramite luci sul mantello del pistone; Pistone con due fasce elastiche e deflettore sul cielo; singolo travaso sul fianco destro del cilindro; cilindro, alettatura, collettore di aspirazione e flangia di fissaggio dello stesso in acciaio dolce. Costruzione saldata.
Basamento, tappo, flangia di fissaggio al modello, anello anteriore alla flangia e ogiva dell'elica in alluminio fuso e lavorato di macchina utensile.
Il motore gira in senso antiorario, contrariamente a tutti quelli diesel glow due e quattro tempi che ho visto sinora.
La flangia di fissaggio del motore al modello è posta in verticale anteriormente al cilindro, e quindi esige la costruzione del muso dell'aereo conformata alla geometria e alle dimensioni della flangia/carter del motore stesso (contrariamente a tutti i motori moderni).
Il motore monta un'elica in legno sinistra di misura circa 12x6"; la flangia di trascinamento dell'elica presenta un mozzo di centraggio di diametro 12 mm con due perni di trascinamento, che mordono il mozzo in legno per trascinare l'elica.

Sulle ultime fotografie allegate potete osservare le dimensioni del motore affiancato ad un super tigre G71 della fine anni '60, dove si può apprezzare - per una cilindrata simile - la maggiore snellezza ed altezza del gruppo cilindro del motore antico.

Si possono osservare inoltre le dimensioni delle due candele GLOW molto differenti fra loro e la testata del motore antico che non presenta nessun elemento di fissaggio testa/cilindro, avendo solo 4 viti che fissano il cilindro alla base del carter.

La giunzione del cilindro alla testata e delle alette alla testata, e del condotto di travaso, nonché del collettore di aspirazione appaiono saldate, non essendo possibile per l'esiguità degli spessori una costruzione tramite lavorazione meccanica o pressofusione.
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Ringrazio sin d'ora chiunque possa dare un contributo, se poi, oltre al nome della ditta costruttrice, foste in grado di dirmi qualcosa sui dati tecnici e sulla storia del costruttore mi fareste molto felice.
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