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Vecchio 16 marzo 18, 11:44   #105 (permalink)  Top
claudio v
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Ciao Rover, non posso che condividere praticamente in toto quanto scrivi

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Originalmente inviato da rovermer Visualizza messaggio
Il timone a V questo sconosciuto. Ho pilotato e progettato modelli con tutti i tipi di timone. Non ho trovato sostanziali differenze. L'unico momento in cui si nota qualche differenza nel pilotaggio è nel volo molto veloce. Dove minimi movimenti provocano grossi comandi, in quel volo particolare serve davvero una corretta messa a punto del differenziale sul V. Alle velocità a cui vanno i nostri modelli non si nota la differenza. Per noi l'unico reale vantaggio sta nel minor peso in coda e quindi complessivo
Il V l'ho sempre usato su modelli lenti, ma lo usano spesso in F5B e in F3F che lenti non sono; c'è anche da dire che la missione principale di quei modelli è fare virate di 180 gradi ad alata velocità: quindi, fatta la messa a punto dedicata per quello, non ci sono molti altri parametri di interesse da andare ad affinare.

Probabilmente con il V non ci farei mai un acrobatico, ma non mi sono mai dedicato alla specialità.


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Originalmente inviato da rovermer Visualizza messaggio
Discorso diverso il timone tutto mobile o con lo spatolino. Se fate disegnare la polare di un profilo simmetrico al variare della sua incidenza avrà una certa inclinazione indicante la capacità di aumentare la portanza. Se fate disegnare la polare dello stesso profilo applicando un punto di curvatura mantenendo fissa la sua incidenza vedrete che la portanza aumenta con un angolo più ripido, cioè avrete un comando più secco e netto.
Questa è la spiegazione lampante: un profilo curvo porta sempre di più di un simmetrico calettato con un certo angolo, soprattutto a bassa velocità e ai limiti delle incidenze di utilizzo. Ed è sicuramente questo a rendere il comando più pronto a bassa velocità e forse un po' troppo pronto ad alta velocità.

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Originalmente inviato da rovermer Visualizza messaggio
Perché allora preferisco il tutto mobile? Perché se sbaglio l'incidenza di progetto, ovvero devo fare piccole variazioni per avere il massimo del rendimento mi basta agire sul trim della radio. Altrimenti devi agire meccanicamente a volte rovinando un lavoro fatto bene. Inoltre il comando è più morbido, più dolce, meno sgarbato, come se aveste inserito un po' di esponenziale dalla radio.
In fase di messa a punto l'orizzontale tutto mobile è sicuramente la panacea che velocizza la messa a punto e il suo comportamento più dolce tante volte rende più facile e dolce il pilotaggio limitando anche il rischio di stallo in virata alla minima.

Il contro è che un timone "fisso" con spatolino ha un azzeramento immediato sempre verificabile e necessita di servi meno potenti e robusti essendo meno "esposto" in atterraggio: questo comporta anche che, finita la messa a punto iniziale, si possano godere i vantaggi del caso e, se necessario, si può addolcire elettronicamente con la radio.
C'è da dire che se si fanno modelli con K di coda elevato, ci pensa già la geometria stessa ad addolcire il comportamento e rendere il volo più "pastoso" anche senza tanti esponenziali.

Però, tornando al V, la mia preferenza per lo spatolino è aumentata dal fatto che, oltre a fare da profondità ... fa da direzionale: in condizioni un po' mosse, specie in atterraggio, avere un comando sempre pronto sull'imbardata è un plus che ritengo irrinunciabile, soprattutto per non mancare i centri. Con il modello rallentato e frenato, il "piede" rimane e deve rimanere il comando più efficace per indirizzarlo.

Però, così facendo rimane il problema del settaggio fine da fare in fase di messa a punto, aggravato dalla configurazione a V.
Per questo Euge con il buon Sergio ha realizzato un semplice sistema a vite da incassare nei timoni: si tratta di un tubetto filettato all'interno con sul fianco un'asola verticale diametro 2mm x 6 circa.
Al suo interno è posizionato un barilotto con un intaglio da cacciavite forato da 2 mm trasversalmente e filettato esternamente che impegna il tubetto.

La regolazione si fa facilmente ruotando il barilotto dopo aver sfilato il perno centratore del timone: si ha una posizione di inserimento ogni mezzo giro che, con un filetto passo 0,4, significa ogni 0,2 mm.
Chiamente la precisione della foratura, specie sul barilotto, è indispensabile

Una foto penso che possa completare la spiegazione



Come si vede, ogni scelta di progetto crea vantaggi e svantaggi: avere solo plusvalenze è praticamente impossibile, ma con un giusto mix di scelte si può cercare di trovare il miglior bilancio in ogni soluzione.

Saluti e a presto per altre news.
claudio v non è collegato   Rispondi citando