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Vecchio 16 marzo 18, 02:57   #101 (permalink)  Top
claudio v
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Originalmente inviato da Edima Visualizza messaggio
Complimenti ad Eugenio per il modello!
Paolo mi ha preceduto, perché la scelta dei timoni a V?
Come sarà il movimento delle parti mobili, uguale?, differenziata? e se sì, come?
Edi
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Originalmente inviato da Indoor Visualizza messaggio
Eugenio e Claudio e a seguire molti torinesi sono convinti assertori dei timoni a "V"
Lo preferiscono anche per il risparmio di peso in coda che è di un 10% e per la facilità di realizzazione quando si ha una sezione circolare in coda: bastano due tubetti di carbonio a 110° ed il gioco è fatto.

.....ma le difficoltà della messa a punto a mio avviso sono notevoli contro la semplicità di una coda a "T" che permette di scindere i movimenti sui due assi in modo chiaro, senza il dubbio che la correzione sia influenzata indirettamente dalla geometria a "V"

Senza dubbio leggeremo un intervento di Claudio che ci darà spiegazioni su questa....convinta scelta, visto che i modelli suoi e di Eugenio spesso hanno questa geometria.

Paolo Dappo
Rispondo a entrambi, tanto la domanda è circa la stessa.

Noi siamo sicuri che il timone a V sia la soluzione più leggera e la più semplice da costruire.

Come dite anche voi, lo abbiamo diffusamente usato: Euge lo ha su svariati modelli, dall'Hi Aspect con cui anni fa feci anni fa i 31 voli, al Dismora con cui ho anche gareggiato e ai modelli più recenti








A mio parere tra i vantaggi si può mettere uan minore vulnerabilità in atterraggio: un timone a V con spatolini può funzionare in sicurezza anche con 2 servini da 5 grammi in quanto le superfici mobili sono molto più piccole di un direzionale e molto meno esposte.
Questo è molto utile in Autonomy F5J in quanto ci sono da fare tanti voli nel tempo operativo ed è meglio ridurre il rischio di guai "meccanici" anche se si fa qualche atterraggio poco ortodosso

Riteniamo anche che come pilotaggio le due soluzioni si equivalgano e non ci sia bisogno di nessuna miscelazione particolare e nemmeno di messe a punto complicate.

Certamente è molto importante il settaggio iniziale in modo che abbiano la stessa incidenze e, questo è un po' più laborioso che con i timoni normali, ma, fatto a banco in costruzione, è un problema risolto una volta per tutte.

Francamente non ho mai usato differenziazioni su un V: se il modello è ben centrato (o perlomeno ben centrato come lo centro a mio gusto) non ho notato particolari momenti cabranti o picchianti usando il direzionale e basta nei vari test di messa a punto.
L'unica cosa che ho ben notato è la diffenza tra il comportamento a bassa velocità di V a spatolini rispetto al tutto mobile del Dismora: il comando a "spatolino" è più pronto anche a bassa velocità, ma questo avviene anche sui timoni convenzionali a croce.

Ne concludo che forse non sono abbastanza sensibile; o forse, chi lo è lo noterà, avrà bisogno di messe a punto particolari e magari lo farà anche con i timoni a croce.

D'altronde anche il direzionale verticale è sopra il baricentro e genera un momento torcente.

C'è poi il dubbio che il V possa generare un rollio inverso al senso del comando più marcato; e qui saltano fuori soluzioni come il Plus con il V rovescio che annulla il problema ribaltandolo, cioè innecando con il direzionale un rollio nello stesso senso del comando.
questo può essere molto utile su un 2 assi pere un innesco di virata più pronto, però....

Però, se teniamo conto della missione dei nostri modelli, cioè salire in termica (e non fare acro senza sbavature), mi viene da pensare alla situazione tipica in spirale stretta in cui il direzionale è dato per tenere la virata e gli alettoni sono normalmente o neutri o un po' in opposizione pre ridurre il rollio indotto: in questo caso, se il mio V generasse un po' di rollio inverso, non è che farebbe più di tanto danno.

Quindi non saprei proprio dire se giovino o nuocciano, ma la cosa quasi certa è che, V o normali timoni a croce, sui miei modelli ci volo indifferentemente e non percepisco differenze.

Comunque... Se i timoni a V fossero così problematici da mettere a punto mi verrebbe da chiedermi per quale motivo il 100% dei modelli di F3F volano con il V?
Anche il 50% degli F3B e parecchi F3J (ci sono stati periodi in cui si vedevano solo V in F3J e F3 ed F5J usano il V ed anche molti piloti titolati volano modelli a croce ed a V alternadoli con grande naturalezza, quasi che per loro non ci sia differenza.

Credo che le soluzioni varie, messe sulla bilancia dei pro e contro, alla fine siano equivalenti e il più delle volte la scelta sia dettata dalla moda del momento o da scelte progettuali concatenate o da particolari gusti estetici personali.
claudio v non è collegato   Rispondi citando