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Non ne so niente di costruzioni composite, ma credo di capire il perchè di quella tecnica.
La struttura è tradizionale, a centine e longheroni, ma la copertura è ultramoderna forse una lastra di vetroresina sottile, che ha comunque una sua rigidità, e difficilmente segue e si adatta al contorno dei pezzi che la supportano. Per aumentare la zona di incollaggio, che altrimenti sarebbe limitata al solo spessore della centina, usano adagiare del materiale poroso che, impregnandosi con la colla alla chiusura del guscio, aumenta di molto la superficie della zona di adesione della colla.
La maggior parte delle scarpe estive da donna con un bel tacco sono fabbricate così: tutto il corpo della scarpa consiste in una unica una fusione in plastica, che poi viene tutta impiallicciata sui lati con una pelle di rivestimento, e a cui è incollato il plantare vero e propria già finito. La fusione in plastica per ovvi motivi di peso e costo all'interno è costruita come una sorta di nido d'ape (è più l'aria della plastica) e la zona di incollaggio col plantare sarebbe veramente limitata. Lì tra i due pezzi c'è una sorta di garzina che aumenta la zona di adesione della colla.
Credo proprio che il principio sia lo stesso, anche se la tecnica è più sofisticata.
Un abbraccio
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