Era un paradosso, infatti non credo ci sia una soluzione praticabile: al di là del
dove, se le gare vengono disertate a monte per mancanza di interesse chi dovrebbe scrivere cosa, e su che basi?
E se invece le iscrizioni ci sono ma poi arrivano delle disdette chi dovrebbe scrivere qualcosa: gli organizzatori (che possono fare solo ipotesi o illazioni) o chi ha disdettato e il motivo lo sa per certo? Ma perché dovrebbe farlo? E soprattutto, a favore di chi?
Pertanto a ben vedere si può dire qualcosa solo su ciò che è successo veramente
Nel caso della gara di Roma-Fiano, la sensazione che ho avuto è che il discreto numero di partecipanti dipenda non solo dall'innegabile interesse per la categoria, ma anche da una rete di rapporti personali che hanno riportato in pista persone motivate dall'aspetto umano prima ancora che da quello tecnico: non a caso più di qualcuno ha partecipato solo a questa gara.
Ora - ammesso e non concesso che la mia sensazione corrisponda a verità - per taluno potrebbe essere un limite, per quanto mi riguarda è un ottimo risultato; anche perché - ricordo - stiamo parlando di un Campionato non FAI e senza particolari interessi commerciali, pertanto se togliamo l'aspetto umano, piacevole e quel pizzico di goliardia che dovrebbe essere il sale del nostro hobby, non vedo che cos'altro potrebbe rimanere.
O meglio, lo vedrei pure ma preferisco sorvolare: non c'è bisogno di essere sempre e comunque crudi nel descrivere le proprie opinioni.
Detto questo, se si riorganizzerà un'altra gara qui a Roma l'anno prossimo - come spero - mi auguro di poterti rincontrare, non solo per poter vedere in pista un modello indiscutibilmente originale, ma anche per poter confermare di persona ciò che amo scrivere (pur consapevole di sapermi esprimere meglio per iscritto piuttosto che de visu... è un mio limite
)
Andrea