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Vecchio 20 ottobre 17, 21:30   #17 (permalink)  Top
Personal Jesus
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Io penso che non mi sognerò mai di verniciare il dorso delle ali di un mio modello di nero per vari motivi (magari mi capiterà di comprare uno di quei "magnifici" modelli full carbon da competizioni che si vedono oggi e che sono neri, appunto, come il carbone. A quel punto me lo terrò così come è. Ma questo è un altro discorso).

Primo, dentro all'ala ci sono mediamente almeno un paio di servocomandi.
Ora, l'elettronica che si sa, è piuttosto suscettibile al calore.
Ormai lo sanno anche i bambini delle elementari che se si scalda un conduttore di corrente, la resistenza tendenzialmente aumenta. Se aumenta la resistenza vuol dire che a quel servocomando arriva meno corrente a parità di potenza. Oppure che, per erogare la stessa potenza deve assorbire più corrente.
In ambo i casi condizioni poco desiderabili. O mi cala la potenza al motore del servo, o questo mi assorbe più corrente per muovere la stessa parte mobile quando era fredda.
Oppure entrambi le condizioni: meno potenza consumando pure più corrente.
Finchè la batteria regge, regge. Quando non regge più, buonanotte suonatori...
Se poi invece di un solo servo per semiala ne ho magari due, tre o più, campo cavallo.
Gli stessi componenti elettronici all'interno del servo risentono del calore.
Mantengono le stesse specifiche sia a 20 che a 40 o più gradi?
Sulla carta sì, in pratica più si sale di temperatura e più magari l'elettronica funziona male: cali di precisione e accuratezza nella gestione del segnale dalla ricevente, glitch, sfarfallii e magari, perchè no, anche se ormai c'è il 2.4 Ghz, interferenze...

Secondo, anche le strutture dell'ala magari risentono della temperatura.
Legno, carbonio, fibra di vetro, kevlar, polistirolo avendo struttura amorfa o comunque non propriamente cristallina magari non risentono molto di dilatazioni ma, baionette e aste di comando, quelli si invece, essendo di metallo.
E se si scaldano magari si allungano.
E se si allungano nella migliore della ipotesi magari spostano lo zero delle superfici di comando (aste di comando) mentre nella peggiore magari mettono pure in tensione la struttura dell'ala (baionetta che magari si dilata dentro la sua guaina o portabaionetta).
Se le strutture vanno in tensioni "sovraccaricano" già l'ala quando ancora è per terra prima che il modello inizia a volare.
Quando poi è in volo e magari capita di tirare un'acrobazia o una manovra di emergenza, al carico aerodinamico indotto dalla manovra, ci si deve sommare la tensione già indotta dalla parte metallica dilatata...

Terzo: un modello con le ali pitturate di nero sopra è di un brutto...
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