Discussione: la Belle Hachette
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Vecchio 28 giugno 17, 08:14   #101 (permalink)  Top
Mariodoxe
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Ritornando al problema battura, anche J.C.Lemineur ha dato due diverse interpretazioni, una nella monografia del Le FRANCOIS *(1683) *in cui ha ripreso praticamente il Frölich, ed una nella monografia della fregata L’AURORE (1697).
La monografia della fregata (un’altra opera bellissima) è di diversi anni più recente rispetto a quella del Le FRANCOIS e, evidentemente, l’autore li ha impiegati studiando Colbert (anche se di quasi trent’anni antecedente al varo de L’AURORE) e disegnando i piani esattamente in accordo a quanto riportato ne L’ALBUM.
La differenza? Inserisco una copia di una sezione centrale della fregata (Fig. 2.14): la zona della chiglia *è cerchiata in rosso e si vede che l’ordinata è semplicemente “appoggiata” sulla chiglia, senza alcun incastro e poi, ovviamente, inchiavardata con un tirante in ferro (l’ho appena ipotizzato in rosso) che blocca insieme chiglia, ordinata e paramezzale.



Concludendo direi una cosa molto semplice: Hachette ha lanciato sul mercato un prodotto che riguarda il modellismo e per la prima volta realizzato non con le semplici ordinate ma con i quinti. Tale opera è stata definita d'arsenale e qualcuno potrebbe pure dire in ammiragliato, ma non è il caso nemmeno di accostamento.
Quindi che fare? Ma continuare corpo di bacco e se i modellisti di Hachette commettono errori, orbene noi credo tutti assieme saremo in grado di correggerli, portare le opportune modifiche e se alla fine il modello non sarà strettamente d'arsenale o d'ammiragliato che importanza ha. Noi che lo finiremo avremmo capito cosa siano queste due tecniche e fatto tesoro di questa esperienza potremmo certamente e con successo dedicarci in seguito a queste due meravigliose tecniche

Il modellismo è la riproduzione dell’originale in piccolo, da fare con cura ed attenzione al minimo dettaglio, spingendo la ricerca storica e la fedeltà ricostruttiva “fino all’ultimo chiodo”. Questo va bene per modellisti capaci ma per uno come me alquanto da strapazzo va pur bene realizzare dei simulacri con ogni mezzo a disposizione.
Esempi: i volantini di chiusura e apertura dei boccaporti sulla Amerigo Vespucci li ho realizzati con bottoni automatici di dimensione adeguata.
Quindi i miei migliori auguri a chi vuole come me proseguire con La BELLE incurante degli ostacoli da superare, ma ben lieto che ci siano in quanto stimolano positivamente.
Debbo dire la verità: gli strafalcioni riscontarti su Hachette non mi hanno demoralizzato, al contrario mi hanno stimolato alla ricerca e al confronto cosa che un modellista da *strapazzo come me dovrebbe comunque fare.

Dopo tutta questa ricerca mi è venuta un'idea sul come eventualmente realizzare la battura in modo empirico, sempre che Hachette non indichi come fare. Visto che i migliori si prendono delle libertà, perchè non le posso prendere anch'io che sono una schiappa?



Per dare un idea prendo ad esempio questo disegno riportato dal Boudriot. Potrei ingrossare la chiglia (A) con dei listelli adeguatamente dimensionati ( dopo che ho realizzato lo scheletro, tolto la barca dal cantiere e prima di iniziare il rivestimento. Questo in quanto nessuno può sapere *quali sviluppi potrà avere in Hachette questa questione, fare quindi la battura adesso basandosi semplicemente sui disegni originali della monografia può essere estremamente rischioso.
In effetti c'è parecchio spazio tra il madiere n° 3 e il fondo della chiglia per lo meno quanto le staffe di supporto.



Questo è modellismo d'arsenale, riportato da testi specifici e da monografie illustri che ogni modellista, che opera a tal riguardo, dovrebbe consultare. Questa ricerca l'ho fatta per me che, pur con quarant'anni di modellismo, non si era mai avvicinato alla tecnica d'arsenale, pur avendo realizzato nel tempo una vasta biblioteca a tal riguardo solo per la propria voglia di imparare. Non si nasce ingegneri navali, ma lo si diventa studiando sui testi specifici. Non sono ovviamente laureato in ingegneria navale antica, ma per lo meno ora ci mastico un po' sopra. Ho creduto opportuno quindi condividerla con altri postandola su alcuni forum. Gli autori dell'opera che Hachette pubblica e che viene definita in arsenale (lo affermano loro non io) hanno chiesto di commentare il proprio operato ed eventualmente integrarlo con proposte documentate, come dal resto chiedono tutti i fautori di monografie, ed è quello che cerco di fare anche con interventi di altri volonterosi.
Che ne dite.
Ciao e per il momento concludo qui aspettando nuove argomentazioni da Hachette!
Mariodoxe
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