Alla fine credo di aver deciso: metterò 2 servini da 5 grammi nel trave di coda appena prima dei timoni a V e farò un comando corto e preciso sull'elevatore che mi garantirà sempre un azzeramento impeccabile la migliore efficacia anche a bassa velocità in termica e in atterraggio.
Così i timoni saranno super semplici: centinine e bordo di attacco "largo" (16 mm alla radice e 6 all'estremità) simil Dbox in balsa pieno con dentro la guaina della baionettina da 3 che li unirà alla fusoliera e bordo di uscita in balsa con qualche rinforzino in carbonio a fine costruzione.
Se dopo sagomatura sarà un po' troppo "molle", riceverà un rivestimento in carbonio da 36 gdm2 o di vetro da 40: ho dei ritagli di biassiale avanzato dagli scafi delle Footy che potrebbe fare al caso del mio timone old stile.
L'obiettivo è avere 2 timoncini con circa 6,5 dm2 di superficie proiettati (8,2 md2 reali) che pesino ODV meno di 50 grammi.
Il rivestimento sarà in oralight per non complicarsi troppo la vita e avere un risultato sicuro: il suo peso è circa 20 g*m2, quindi per 16 dm2 fa ben 8 grammi... e a impazzire con robe più leggere si possono risparmiare anche 2-3 grammi con il rischio che possa andare in vibrazione se non perfettamente teso e fare resistenza inutile oltre che rischiare di cambiare il comportamento in volo.
Euge ha già finito pianetti e modello con soluzioni appena diverse: Il timone ha anche un tubo longherone, ma ci sembra anche esageratamente robusto. I servi sono nel tubo ma vicino al pod con 2 comandi in carbonio che azionano le 2 parti mobili del V.
Per la fuso ha usato un tubo come il mio e un pod del Hi Aspect: il peso è sotto al Kg e tra poco lo affiderà a Luca per la messa a punto.
Per il mio credo che cercherò di risparmiare peso sul pod con l'autocostruzione e sfruttando il tubo lungo per farlo più "corto" possibile
Qui qualche immagine del modello montato da Euge con l'ala "Ucraina" e dei pianetti + dei servi nel trave.