Mi permetto di postare alcune note sulle armi a retrocarica veneziane tratte da
Artiglierie navali in ambito veneziano: tipologia e tecniche di realizzazione
di MARCO MORIN
Per ragioni di opportunità e di spazio limiteremo queste succinte note al
solo XVI secolo, periodo peraltro contraddistinto da alcune fondamentali
evoluzioni attinenti sia alle bocche da fuoco, sia al loro munizionamento.
Tra i pezzi a retrocarica troviamo
- il moschetto da braga da 1 libbra, con un calibro di circa 45 mm e lungo intorno
al metro
- la petriera da mascolo e la petriera da braga da 6 libbre con 70 mm di calibro
e una lunghezza, codetta esclusa, di circa 1 metro;
- la petriera da braga da 12 libbre con un calibro di 95 mm e una lunghezza di
130 cm circa.
Tutti i pezzi a retrocarica erano dotati di almeno due o tre mascoli, specie di otturatore mobile a forma di boccale destinato a contenere la carica di lancio ben chiusa da un tappo di legno; quelli da braga presentavano in culatta unarmatura di ferro deputata ad accogliere e trattenere il mascolo.
Negli altri, meno comuni, la canna presentava in culatta un prolungamento
aperto superiormente per lintroduzione e il posizionamento del mascolo.
Tutti questi dati si riferiscono alle artiglierie di produzione statale e destinate
ad impiego militare navale e terrestre; i dati relativi a quelle prodotte per i
civili e destinate ad armare le imbarcazioni mercantili, su cui ancora non disponiamo di sufficienti notizie, potevano variare nella lunghezza e nel peso in rapporto alle particolari specifiche indicate dal committente. Alcuni documenti testimoniano lesistenza di cannoni petrieri ad avancarica di calibro medio/grosso ma si tratta di casi non frequenti 32: in una importante opera a stampa 33 della seconda metà del secolo troviamo elencati cannoni petrieri da 250, 200, 100 e 30 libbre.
ecco un esempio di petriera a mascolo su carretta
Spero possa esser utile.
Ciao
Mariodoxe