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Vecchio 02 aprile 17, 11:20   #12 (permalink)  Top
gioby
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Ciao Odi, devo purtroppo darti ragione, ma gli altri, purtroppo, non hanno torto.
Questa contraddizione viene da due diversi punti di vista, il primo è che noi stessi abbiamo rinunciato alla produzione di alcuni oggetti per prenderli in altri posti, oppure andare noi con le nostre fabbriche a produrre in paesi dove la manodopera costa meno, questo perché aziende straniere ci fanno concorrenza nel nostro paese.
La concorrenza però è sempre esistita e si dice sia l'anima del commercio, è chiaro che in questo contesto qualcuno ci deve sempre perdere, sarebbe come voler fare una guerra senza avere morti, semplicemente non è possibile.
Con ciò non voglio dire che sia "etico", a volte penso alla meccanizzazione delle industrie, da una parte è stata un bene ma non può andare all'infinito in quanto se si usano le macchine per fare tutto il lavoro dell'uomo e l'uomo non lavora, chi comprerà quei prodotti se i potenziali consumatori non avranno i soldi non avendo lavoro.
La seconda riflessione l'ho fatta qualche giorno fa comprando una idropulitrice da un sito italiano che ha anche i pezzi di ricambio pensando di spendere qualche soldo in più in cambio di un servizio sul posto, quando ho ricevuto il pacco, sorpresa!!! prodotto made in cina, alla fine mi sta bene almeno ho un referente per i ricambi, ma comunque ho comprato un prodotto cinese marcato dal committente italiano come se fosse made in Italy.
Grazie comunque per aver espresso il tuo parere ed averci fatto riflettere, accetta anche i punti di vista degli altri anche se non li condividi , ricorda che il protezionismo alla fine non porta da nessuna parte, mentre può servire cambiare le regole del libero scambio.

Ciao, Gioby
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