Chi capisce, capisce, chi non capisce non vuol capire.
Pescare (volare no?) è una cosa seria, ergo ha regole e chi la pratica deve avere buoni comportamenti nel rispetto della natura e di tutti gli elementi che circondano il pescatore (l'aeromodellista invece no, lui se ne frega) .
Documenti per iniziare - la licenza di pesca - PescaOk.it
ATTREZZATURA - LICENZA DI PESCA E PERMESSI: CHIARIAMOCI LE IDEE
Di Giuseppe Boschetti (del 05/03/2006 @ 22:12:09, in Attrezzatura, letto 130746 volte)
E' vero che la licenza o il permesso non è un'attrezzatura "pura" ma è pur sempre un qualcosa che senza di essa non possiamo svolgere il nostro hobby preferito, quindi si può considerare come tale.
Esistono parecchi "equivoci" riguardo al pagamento di tasse obbligatorie per l'esercizio della pesca nelle acque italiane.
E' opportuno, quindi, fare chiarezza su cosa bisogna avere per esercitare la pesca nelle acque interne italiane.
Escludendo le acque private come cave o laghetti privati in cui bisogna chiaramente sottostare ai voleri del proprietario, per pescare nel resto delle acque, diciamo "pubbliche", occorre essere in possesso di:
1) licenza di pesca italiana con libretto (diverso da regione a regione).
La richiesta si effettua nella propria provincia di residenza e la licenza ha validita' di 6 anni.
2) bollettino postale dell'avvenuto pagamento della tassa nazionale e sovrattassa regionale per l'anno in corso.
In alcune province tale bollettino e' unico per entrambi le tasse (esempio Milano, Bologna etc.) in altre sono due, uno per le tasse regionali ed uno per quella nazionale (esempio Torino). Tanto per essere ulteriormente chiari bisogna pagare una sola volta tali tasse ( annualmente) e non una per ogni regione in cui si va a pescare.
Questo e' valido ed obbligatorio per tutte le per tutte le acque interne italiane, indipendentemente da dove si e' richiesta la licenza. Comunemente tale tipo di documenti è chiamato "Licenza tipo B".
Pero' c'e' un pero'!
Molte acque sono in concessione a società di pesca come la SPDG di Galliate, i Valsesiani, i Sondriesi, APP la Riva, APD Novara, ecc. ossia a società zonali o comunali. Altre acque sono in concessione alla FIPSAS che opera in tutto il territorio italiano.
Per pescare in dette acque bisogna associarsi ad una o più di dette società a seconda chiaramente di dove si intende andare.
Va da se' che per pescare in acque puramente dell' APD NO oltre alla licenza di tipo B occorre associarsi solo alla societa' stessa (ossia avere il "permesso" come si dice comunemente) e non bisogna essere associati alla FIPSAS o ad altre associazioni. Come per pescare nelle acque della Valtellina non bisogna, ad esempio, essere associati alla SPDG di Galliate. E' chiaramente possibile essere associati a più società. Cio' dipende dai personali itinerari di pesca.
Ribadiamo, quindi che per la pesca in acque libere, ossia non private od in concessione, come ad esempio il Torrente Cervo a Biella oppure il fiume Dora Baltea da Ivrea a Borgofranco, si debba essere in possesso SOLO della "Licenza tipo B".
Per evitare di cadere in sanzioni pecuniarie ( multa ) è bene informarsi prima di andare a pescare, su che "documentazione" occorre avere in quel determinato luogo.
Se ad pescatore piace girare e scoprire nuovi posti, tale sfizio puo' costare anche molto in termini di permessi e permessini vari. Questa frase non vuole essere una polemica ma solo una considerazione amara, visto che la passione non guarda il portafoglio...a volte!