Originalmente inviato da Indoor Ecco le considerazioni successive di un altro utente del forum
Il problema che abbiamo non è di regole, di riforme, di governanti, eccetera.
E un problema etico. Di cultura morale.
Qualsiasi sistema politico, economico, giuridico, sociale, ecc., presuppone, per potere funzionare, un minimo etico generalmente condiviso dai consociati e rispettato spontaneamente.
Al di sotto di quel minimo etico, niente ha alcuna speranza di funzionare.
E noi, collettivamente parlando, siamo da decenni moltissimo al di sotto di quel minimo etico.
E quello che tu efficacemente descrivi come lavere la faccia come il
Manca qualsiasi senso dellonore e della dignità e tutti si sentono liberi di fare tutto quello che non gli viene impedito proprio fisicamente.
E ovviamente, chi ha più potere si sente libero di fare cose più gravi, più remunerative, più arroganti.
Cambieremo solo quando il disvalore di queste condotte diventerà convinto patrimonio comune di un numero alto di persone.
Quando la sanzione principale non sarà larrivo dei carabinieri, ma il disprezzo palese della comunità.
Quando nessuno voterà per qualcuno che fa cose come quelle che stiamo discutendo.
Quando nessuno andrà a cena con gente così.
Quando tutti eviteranno di rivolgergli la parola.
Attualmente tutti ci lamentiamo, ma la maggior parte delle persone continuano a fare ciò che gli conviene. E non subiscono né una sanzione giudiziaria né una sanzione sociale. Continuano a frequentare gente, a essere lusingati, invitati a cena, cercati, adulati, ecc.
Perché lalternativa è consegnare se stessi, la propria anima, alla barbarie. |