Citazione:
Originalmente inviato da pierrecruset Finalmente ho letto il racconto. Molto bello, ben scritto, e devo dire che alla fine ero quasi commosso (pensando alle situazioni della vita che ti separano dagli amici con cui vorresti invece condividere dei bei momenti).
Credo ampiamente meritato il primo premio per la bella storia e per il bel racconto.
Ciao
Pierre |
Grazie anche a te Pierre per i complimenti, in effetti le persone che lo avevano letto in anteprima (mia madre, mia moglie e mio zio aeromodellista) hanno avvertito un moto di commozione ma non faceva testo, perché Riccardo lo avevano conosciuto. La mia più grande gioia è essere riuscito a comunicare qualche emozione anche agli altri.
C'erano tanti aneddoti che sarebbe stato bello aggiungere, la storia in origine era più lunga (tre pagine circa) ma per rientrare nelle specifiche del regolamento ho forzatamente dovuto sacrificare qualcosa.
Un episodio di vita però lo voglio raccontare.
Eravamo al club di volo a motore in pianura. Ad un tratto si avvicina, sporco e puzzolente, un pastore con tutto il suo suo gregge. Non era nemmeno italiano e spiccicava giusto qualche parola della nostra lingua. Sicuramente gli animali non erano suoi ma lavorava per un padrone.
In questi casi la mia cosiddetta "civiltà" mi pietrifica e rimango sempre imbarazzato sul da farsi. Lui invece - forte di anni passati in trincea a fronteggiare gli sbarchi di albanesi in Puglia - riuscì subito a stabilire un contatto con il "diverso da noi".
Innanzitutto offrendogli del cibo, metà della sua pizza che aveva portato per pranzo, facendoselo subito amico. Poi rispondendo alle sue domande sui modelli radiocomandati con una grazia che ancora mi commuove.
Alla classica richiesta: "Costa tanto?" rispose con una faccia un po' contrita, allargando le braccia quasi a scusarsi: "Eh sì, costa cento euro".
Il pastore inarcò le sopracciglia. Non ci pagavi nemmeno la ricevente con quella cifra, ma per lui era un importo considerevole, un gioco da benestanti quali dovevamo apparirgli. Rimase ancora un poco e poi se ne andò via col suo gregge.
Una volta soli chiesi curioso al mio amico: "Ma perché gli hai detto solo cento euro?"
Lui rispose con una semplicità disarmante: "Se gli avessi detto dieci, anche se è ignorante avrebbe capito che lo stavo prendendo in giro. Ma se gli avessi detto la verità avrei potuto umiliarlo".
Questo era Riccardo.