Citazione:
Originalmente inviato da Kat Sitwoy Le richieste, per quanto mi riguarda, sono di una banalità ed una semplicità assolute:
1) Attestato solo come libera scelta di chi vuole partecipare alle manifestazioni indette sotto l'egida dell'AeroClub e per chi vuol fare attività sportiva FAI.
2) Come diretta conseguenza del punto 1, nessuna discriminazione: 150 metri per tutti senza distinguere fra aeromodellisti di serie A e di serie B. Come peraltro già avviene in tutto il mondo civilizzato.
3) Campi ed attività di volo solo oltre le 5 miglia (8 km) dalle ATZ senza alcuna deroga. Nessuna limitazione nei CTR come già è per gli APR che sono potenzialmente molto più pericolosi.
4) Rinuncia aprioristica a qualunque ipotesi di black-box o cazzate consimili che, come ho già detto, si possono ficcare sotto la coda fin da subito. La prassi da seguire è quella attualmente in uso negli Stati Uniti e che ho puntualmente descritto in quella lettera aperta che naturalmente resterà lettera morta. I costi della suddetta registrazione dovrebbero essere puramente simbolici (5 dollari ogni tre anni negli USA, 5 Euro ogni tre anni da noi).
Per il resto (pesi, cilindrate, ecc.) a grandi linee l'attuale regolamento ENAC per conto mio potrebbe restare com'è. Ti dirò di più: se non vivessimo nel Paese di banditi e ladroni che è l'Italia, a me piacerebbe l'assicurazione obbligatoria. Sarebbe una cosa di grande civiltà, ma purtroppo si sa già che finirebbe come la RC auto: le Compagnie farebbero cartello e i premi salirebbero alle stelle. Quindi va bene così: chi non si assicura vorrà dire che è già pronto a pagarne le eventuali conseguenze. |
Modificherei solo il punto 1: nessun attestato come nelle altre nazioni e nessuna iscrizione all'AECI obbligatoria per ottenere la FAI come nelle altre nazioni.
Nessuna ingerenza AECI nelle manifestazioni .
Possibilità di organizzare liberamente gare non titolate .
Umberto