Citazione:
Originalmente inviato da grifonevolante Ok .ma cosa vogliamo veramente? e cosa siamo disposti a sacrificare per avere un controllo dello spazio aereo ?
Abbiamo persone in grado di rappresentarci in maniera convincente ?
quanto siamo disposti a sborsare per la regolamentazione del nostro hobbY?
chi ci fa da portavoce ?
chi ci deve controllare?
Il mondo del volo in generale è soggetto a controlli ,dei mezzi,dei piloti ,degli spazi aerei .
Perchè noi dovremmo essere diversi ?
Quanto spendiamo in modelli ,radio ,motori ,viaggi e trasferte per la nostra passione? |
Le richieste, per quanto mi riguarda, sono di una banalità ed una semplicità assolute:
1) Attestato solo come libera scelta di chi vuole partecipare alle manifestazioni indette sotto l'egida dell'AeroClub e per chi vuol fare attività sportiva FAI.
2) Come diretta conseguenza del punto 1, nessuna discriminazione: 150 metri per tutti senza distinguere fra aeromodellisti di serie A e di serie B. Come peraltro già avviene in tutto il mondo civilizzato.
3) Campi ed attività di volo solo oltre le 5 miglia (8 km) dalle ATZ senza alcuna deroga. Nessuna limitazione nei CTR come già è per gli APR che sono potenzialmente molto più pericolosi.
4) Rinuncia aprioristica a qualunque ipotesi di black-box o cazzate consimili che, come ho già detto, si possono ficcare sotto la coda fin da subito. La prassi da seguire è quella attualmente in uso negli Stati Uniti e che ho puntualmente descritto in quella lettera aperta che naturalmente resterà lettera morta. I costi della suddetta registrazione dovrebbero essere puramente simbolici (5 dollari ogni tre anni negli USA, 5 Euro ogni tre anni da noi).
Per il resto (pesi, cilindrate, ecc.) a grandi linee l'attuale regolamento ENAC per conto mio potrebbe restare com'è. Ti dirò di più: se non vivessimo nel Paese di banditi e ladroni che è l'Italia, a me piacerebbe l'assicurazione obbligatoria. Sarebbe una cosa di grande civiltà, ma purtroppo si sa già che finirebbe come la RC auto: le Compagnie farebbero cartello e i premi salirebbero alle stelle. Quindi va bene così: chi non si assicura vorrà dire che è già pronto a pagarne le eventuali conseguenze.