Citazione:
Originalmente inviato da Kat Sitwoy L'esempio di Maynard Hill, che Sub53 ciclicamente tira fuori per portare acqua al suo mulino, è totalmente incongruo. Se uno non lo capisce perché non ci arriva, pazienza; contro i limiti intellettuali nulla è possibile, ma se uno fa finta di non arrivarci (ed è questo il caso, temo...) allora è una questione di pura malafede. Ve lo spiego come spiegherei una barzelletta ad un Carabiniere: Maynard Hill non era un aeromodellista comune. Andate a vedere la sua biografia sul sito dell'AMA. Quando è morto, il Washington Post, ripeto: il WP, non il bollettino di Sant'Antonio, gli ha dedicato ben più di un semplice necrologio e i suoi modelli sono finiti allo Smithsonian. Se avesse deciso di tentare il record di giri col modello attorno alla Casa Bianca, il Presidente in persona avrebbe dato il suo entusiastico assenso perché Hill era una gloria nazionale in un Paese che ha dovuto inventare la propria mitologia a tempo di record e lo ha fatto concentrandosi sull'individuo solo contro tutto e tutti. Avete presente Emerson e il Trascendentalismo? Oltretutto, come ho già detto, per cercare di suffragare le proprie tesi si porta ad esempio quell'unico e specifico record fra i tantissimi che Hill ottenne sempre con mezzi terra-terra: modelli semplici di legno e carta, radiocomandi basici e motori Supertigre o OS convertiti ad accensione elettrica. Maynard Hill è un esempio che non sta in piedi e ad insistere ci si rende solo ridicoli.
I primi droni militari erano a tutti gli effetti degli aeromodelli? Sì, se li si guarda secondo gli standard attuali, ma soprattutto NO in assoluto. La storia di Reginald Denny, della Radioplane Company e dei motori Righter la conosco molto bene e per definire "aeromodelli" dei bestioni da oltre 4 metri di apertura con motori boxer da 270 cc con eliche controrotanti in un periodo (durato fino alla fine degli anni '70) dove gli aeromodelli montavano al massimo dei glow da 10 cc, ci vuole fantasia e faccia tosta in parti uguali.
E' inutile continuare a rimestare nel calderone per cercare di fare tutta una brodaglia. Potete convincere i burocrati ignoranti (che peraltro sono già convinti per loro comodità e interesse anche economico e non sempre limpido) ma non chi ha un minimo di preparazione e cultura aeromodellistico-aeronautica.
Quanto poi al fatto che tutto ricade sotto la giurisdizione dell'Enac, non è vero. Il volo libero per loro stessa ammissione ne è escluso e d'altra parte non lo potrebbero regolamentare in alcun modo. Non sono cose che s'imparano in cinque minuti come programmare una Naza, ma c'è chi lo sa fare e anche se ha smesso da molti anni è come andare in bicicletta: una volta imparato... |
La profonda antipatia che ho nei tuoi confronti deriva, principalmente, dalla tua capacità di manipolare i commenti, post ed idee altrui, ovvamente denigrandoli senza pensare che resta tutto scritto, e alla fine senza neanche riuscire a capirlo ripeti quello che ho scritto io...
Dove svicoli allegramente è sul fatto che il modello che ha fatto il record non è possibile non definirlo un drone. Ma ti arrampichi solo sulla grandezza e sulle capacità di Maynard Hil.
Quindi...spiegami:
Quando mai ho sminuito questo geniale modellista ?
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L'esempio di Maynard Hill, che Sub53 ciclicamente tira fuori per portare acqua al suo mulino, è totalmente incongruo. ma se uno fa finta di non arrivarci (ed è questo il caso, temo...) allora è una questione di pura malafede. "
Come fai ad accusarmi di essere in malafede quando riporto esattamente fatti documentati e non cialtronate come invece ti ostini a fare tu.
Altra aria fritta, io scrivo :
I primi droni militari erano solo dei grossi aeromodelli radiocomandati utilizzati come bersaglio per addestramento
E tu mi contesti questo:
I primi droni militari erano a tutti gli effetti degli aeromodelli? Sì, se li si guarda secondo gli standard attuali, ma soprattutto NO in assoluto. La storia di Reginald Denny, della Radioplane Company e dei motori Righter la conosco molto bene e per definire "aeromodelli" dei bestioni da oltre 4 metri di apertura con motori boxer da 270 cc con eliche controrotanti in un periodo (durato fino alla fine degli anni '70) dove gli aeromodelli montavano al massimo dei glow da 10 cc, ci vuole fantasia e faccia tosta in parti uguali.
Ovviamente sai che il TAM 5 è stato il secondo "modello" ad attraversare l' Atlantico, e che è stato omologato nella categoria FAI F8,
volo autonomo e non F3
Almeno informati bene prima di fare il primo della classe dimostrando solo la tua smisurata arroganza !