Discussione: Registrati o schedati?
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Vecchio 21 ottobre 16, 22:05   #18 (permalink)  Top
Kat Sitwoy
 
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Originalmente inviato da Stefano Orsi Visualizza messaggio
La situazione purtroppo pare volgere in quella direzione, ovvero "scatolozzo" - dopo vi spiego il perché - obbligatorio su tutto ciò che vola oltre i 250 gr.

Tra l'altro anche sui pesi andrebbero fatti dei distingui, nel settore pro, si parla di esenzioni per 300 gr, ma siccome negli USA la norma parla di 250 e in EASA si vocifera sempre sugli stessi grammi, dovremo più o meno considerare affidabile il quarto di chilo come limite tra il registrato e il libero.

Oltre a quanto giustamente e ben scritto da Cesare - io la lettere l'ho letta -devo puntualizzare sul fatto che non abbiamo sentito i funzionari di ENAC e ENAV (e qui viene il bello) solamente in quella occasione, ma sono diversi mesi che si mormora o meglio che si annuncia in occasione di pubbliche conferenze che tale registrazione per ora obbligatoria solo per i pro, possa essere estesa anche a tutto il reparto ludico, modellistico e quanto altro.

La scusa è sempre quella: pubblica sicurezza. Inutile argomentare che nonostante tutte le auto abbiano l'obbligo di targa, non si è mai sentito o quasi mai di un ladro, un malvivente un terrorista o quanto altro che compia una atto criminoso con l'autoveicolo a lui intestato.

Inoltre se ammettiamo che i coltellacci da cucina sono in libera vendita e tante altre armi improprie per le quali non serve mostrare un documento per l'acquisto, cosa dobbiamo ipotizzare?
Quale può essere il reale fine ultimo?

Sempre a parole, si dichiara che le forze dell'ordine con questo funambolico quanto improbabile sistema della "black box" devono poter essere in grado di capire all'istante chi sta volando in un certo posto.
Perché fermarsi e chiedere cosa troppo? Inoltre immaginate oltre tutto alle difficoltà informatiche di realizzare un sistema del genere, oltre ai corsi di formazione da fare alle FDO per usare le app.

Parlavo di "scatolozzo", termine usato dal'ing Baldoni, funzionario ENAV, in occasione di un convegno a Modena introduttivo di una fiera settoriale per droni ludici e pro.
Tal termine per l'appunto fu usato un più di una occasione e con grande orgoglio, annunciando un partnership tra ENAC e ENAV proprio sul "controllo totale" di tutto ciò che vola. Il funzionario ENAC disse che voleva avere sui propri monitor ogni singola posizione di tutti i droni / aeromodelli in volo in quell'istante.

Ad un certo punto, ho domandato pubblicamente a Baldoni se ci fossero precisi interessi economici da parte di ENAV e in tutta onestà, il funzionario ha ammesso che specialmente dopo la privatizzazione, i controllori di volo, non sono un ente di beneficenza e vogliono fare business.
Al mio secondo interrogativo sul costo dello "scatolozzo", invece è stato più evasivo.

Concordo con il pensiero già espresso da CdR, una registrazione univoca del modellista, con una etichetta un QRCode da apporre su tutti i modelli potrebbe andare bene.
Siamo tutti adulti e non credo che ci cambi la vita dichiarare ancora una volta i nostri dati a un ente superiore.

Un meccanismo come quello auspicato da ENAC / ENAV e Ministero dell'Interno non ha senso, è costoso, andrebbe applicato anche su modelli auto costruiti, sarebbe comunque un peso aggiuntivo inutile e oltre tutto a mio avviso non potrebbe funzionare.
Altro che Big Data, pensate alla mole di lavoro, al flusso dei dati e a tutte le altre facezie informatiche che possono impedire un corretto funzionamento di tale sistema.

Concludo affermando che se volte visibilità, supporto e quanto altro, mettendo per una volta da parte insensati egoismi e considerando che sia io sia Luca siamo partiti e sopratutto siamo ancora modellisti, l'appoggio di DronEzine ci può essere.

P.S. Siamo spesso fianco a fianco con funzionari dei vari enti, siamo certi che ci leggono e vista la nostra posizione neutrale, a mio avviso ci tengono anche in debita considerazione. Questo non significa nulla se non che magari ciò che scriviamo viene letto e poi magari cestinato, sia inteso

P.S.2 A Bologna giusto ieri, ho conosciuto una azienda che è tra le papabili e candidate a partecipare alla gara - se ci sarà - per la fornitura della black box
Ma quale QR Code, fammi il piacere! Finiamola di riempirci la bocca con tutta questa tecnologia di merda! Negli Stati Uniti (non In Transnistria, bada bene) quel codice alfanumerico che cito nella lettera (e che fra le altre cose è assolutamente autentico) lo puoi mettere sul modello come ti pare, anche scrivendolo col pennarello; basta che ci sia. Comunque a questo punto l'Ing. D'urso dovrà pure rispondere qualcosa in tempi brevi e quindi scoprire le sue carte. Lasciare inevasa una lettera aperta come questa sarebbe una mossa politicamente davvero poco saggia. Per il resto, che vuoi che ti dica: per me possono pensare anche a far installare sui modelli una micro-centrale nucleare. Più pensano cose assurde ed improbabili, tanto più queste risulteranno d'impossibile attuazione e chi le ha pensate cadrà nel ridicolo. Quanto a fermare qualcosa o qualcuno poi, mi rifaccio alla celebre battuta con la quale Teofilatto dei Leonzi si rivolge a Brancaleone: "TI VEDO E TI PIANGO!"
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"Bisogna provare compassione per tutti gli esseri viventi perché tutti, in qualche misura, soffrono.
Alcuni soffrono troppo, altri troppo poco."


(Siddharta Gautama, il Buddha)

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