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Vecchio 09 ottobre 16, 13:26   #25 (permalink)  Top
enrico58
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Copio e incollo un articolo presente sul sito ACAME (http://www.acame.it/Acame/Emendamento_Enac.html):

Premessa
ENAC ha modificato la maggior parte degli articoli del Regolamento “Mezzi Aerei a
Pilotaggio Remoto” per mezzo dell’emendamento n°1 del 21 Dicembre 2015.
Anche la Sezione VII Aeromodelli e relativo Art. 35 ha subito interessanti modifiche.

Modifiche alla sezione VII per gli Aeromodelli.
•E’ stato rimosso il requisito relativo al rispetto delle regole dell’aria.
•E’ stato precisato in maniera più dettagliata quali sono le aree dove gli aeromodelli non possono svolgere la loro attività come ATZ, CTR (ora incluso), 5 Km da aeroporto, zone proibite o regolamentate. Rimane però la possibilità di svolgere attività anche in queste zone se effettuata in aree istituite da ENAC per l’attività aeromodellistica.
•E’ stato tolto il limite di 150 metri di altezza massima per l’attività di volo. Rimane il limite di 70 metri AGL se non si è in possesso dell’attestato di aeromodellista con abilitazione al pilotaggio di aeromodelli.
•E’ stato rimosso il punto relativo alle operazioni di aeromodelli spaziali.

Conclusioni:
•Questo emendamento al regolamento, sezione aeromodelli, comporta poche modifiche ma molto importanti.
•La rimozione del rispetto delle regole dell’aria comporta per l’aeromodellista regole più semplici, pratiche e facili da rispettare come quelle indicate nel punto 1 del regolamento. La conoscenza delle regole dell’aria comporta delle conoscenze a livello di pilota d’aeromobile.
•Importante modifica è la rimozione del limite di 150 metri di quota massima purché in possesso dell’attestato di aeromodellista. Finalmente l’aeromodellista potrà volare regolarmente per le gare FAI e con gli alianti in pendio ove la quota di volo non era definibile.
•Rimane la necessità dell’attestato qualora si voli oltre i 70 metri di quota. Ciò comporta gli oneri per l’aeromodellista e le difficoltà per le scuole descritte nei precedenti commenti alla edizione 2 del Regolamento ENAC.
•Infatti, è facile prevedere che la maggior parte degli aeromodellisti vorrà ottenere l’attestato sia perché è difficile provare a quale quota si vola sia perché le assicurazioni, a scanso equivoci, saranno propense a richiederlo.
•Rimane il requisito, che qualora non si rispettino le condizioni del comma 3 (ATZ, CTR, ecc.) l’ENAC possa istituire aree per l’attività aeromodellistica. Tali aree potrebbero essere le piste dei club aeromodellistici.
•Anche nel ricorso al consiglio di stato, la FIAM ha puntato molto sul far considerare i club aeromodellistici il miglior strumento di controllo della sicurezza del volo degli aeromodelli. I club aeromodellistici espellono chi vola in maniera scriteriata ed insicura per i soci e per gli altri. Non c’è attestato che tenga.

Riassumendo:
•ENAC sta dimostrando piano piano di recepire la realtà dell’attività e del volo degli aeromodelli. Queste ulteriori modifiche migliorative lo dimostrano anche in presenza del massiccio uso dei droni (che noi intendiamo solo come multirotori) che avviene in questi ultimi tempi.
•Attendiamo una apertura ENAC verso il riconoscimento delle piste di volo dei club aeromodellistici come aree per l’attività aeromodellistica in accordo al comma 4.
•Attendiamo anche che ENAC comprenda le difficoltà che gli aeromodellisti incontrano nell’ottenere l’attestato, sia in termini di costo che nel trovare sufficienti ed adeguate scuole in grado di rilasciarlo.
•Il numero di aeromodellisti che potrebbe richiederlo è enorme (solo quelli iscritti alla FIAM sono circa 7000). Come si potrà gestire l’emissione di un tale numero di attestati in questa situazione? Sarà una cosa seria o servirà solo per fare cassa?


Vista così non è poi male, ammesso che la raccontino giusta e che non manchino informazioni o altro.
Certo che non è piacevole volare sotto i 350 piedi ma all'interno di un CTR dei limiti devo pur esistere altrimenti diventiamo anche noi cani sciolti come alcuni Dronisti....
Con noi ENAC e ENAV si sono dimostrate veloci e collaborative e l'area segregata all'interno del CTR di Orio Al serio è stata ottenuta in circa 4 mesi.
L'alternativa era il trasloco ma vi garantisco che ottenere tutte le autorizzazioni per creare un campo paragonabile all'attuale (parcheggio, area pic-nic, pista in asfalto) è un'impresa epica con una burocrazia incredibile e con costi elevatissimi.
Perché una regolamentazione simile non piace?
Per evitare equivoci io e ii gruppo dove sono iscritto non siamo federati AeCi (anche se un pensiero lo stiamo facendo) o affiliati FIAM.

Buoni voli....
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