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Vecchio 06 aprile 07, 12:58   #33 (permalink)  Top
Claudiopapi
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Originalmente inviato da CantZ506
Continua a non tornarmi.
Allora, abbassando i flap in atterraggio di 45°(non parlo di DLG), si dovrebbe avere un effetto picchiante bestiale; altro che leggera miscelazione col cabra, dovresti attaccarti alla cloche!
In pratica state sostenendo che, più lungo è il braccio di leva(boom), più grande deve essere il piano orizzontale di coda.

Ciao!
a costo di venire fustigato (insieme a Sergio, casomai speriamo si facciano sconti su quantità) di co la mia: ho l'impressione si stiano confondendo volumi di coda e manovrabilità.
In realtà non so se manovrabilità è la definizione corretta, quello che intendo ha a che fare con i raggi di manovra che una deflessione del quota genera, ed è funzione lineare della distanza tra quota ed ala, spero sia chiaro nonostante la descrizione agreste, se no sono in debito di un altro disegno...
Tutti avrete notato che gli acrobatici usano bracci corti, credo. Ecco, quello è conseguenza di quello che intendo, A PARI VOLUME DI CODA un quota deflesso di x gradi, a 30 cm dal fuoco dell'ala genera una traiettoria a cabrare di raggio inferiore rispetto ad un quota(diverso, e piu piccolo, in quanto funzione del volume di coda, vedi ipotesi ad inizio frase) deflesso di x ° posto a 60 cm dal fuoco dell'ala.

Per tornare in tema:
I dlg hanno volumi di coda sbilanciati, ossia richiedono volumi del direzionale molto elevati, ma si accontentano di volumi del quota "umani".
Però noi tendiamo a mettere quota e direzionale vicini, il che generebbe dei quota piccolissimi e dei direzionali generosi.
Da come l'ho capita io (quindi prendetela col beneficio del dubbio) l'idea di Martin è quella di riportare il volume del piano di quota a volumi piu consoni, in due passi:

1: spostando avanti il piano, e di conseguenza spostando avanti del peso
2: NON riducendo la dimensione del quota, anzi, per far si che "soffra" meno al ridursi del Numero di Reynolds. E qui quindi entra in gioco un nuovo fattore, il Re del quota, una cosa che sembra interessare veramente pochi, ma che ha una sua tutt'altro che irrilevante importanza. Ok, il quota viene chiamato a generare forze molto piu piccole dell'ala, ma se ci lamentiamo del fatto che le ali dei ns alianti lavorano a Re ai quali si ha un importante decadimento delle prestazioni, immaginiamoci come si senta il povero quota che ha delle corde tipiche molto piu ridotte del piu striminzito dei terminali alari, pur viaggiando alla stessa velocita dell'ala (quasi sempre almeno.. ).

Ok, basta cosi per ora, credo di aver complicato le cose quanto basta, meglio tornare con i piedi per terra.

Cantz: ti assicuro che abbassare i flap di 45° (ma anche meno) richiede una correzione a picchiare del quota, abbassando il bu vai a variare il DL del modello risultante, e questo fattore ha il sopravvento sulla variazione del momento dell'ala. Anche io dopo aver volato coi tuttala l'avrei vista come dici te, ma i tuttala non hanno il piano di quota, sui modelli tradizionali alla prova dei fatti....serve picchiare
Addio alla sintesi...
Ciao e
Buona Pasqua a tutti!
Claudio

Ultima modifica di Claudiopapi : 06 aprile 07 alle ore 13:03
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