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Vecchio 21 settembre 16, 09:31   #12 (permalink)  Top
mattafla
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Pampa ed Altri, buongiorno. Rispondo ai messaggi del 2015, che vedo adesso, riguardo all’aspetto del bordo d’attacco ad inclinazione variabile.
Lo Zulu indicato da Quenda, tramite “drooperons” mobili, propone sostanzialmente degli “slats”. Riguardo agli “slats” i sinonimi si sprecano, es. sono stati chiamati “scarpe col tacco davanti… per scendere in piano”, ed anch’io ho abusato del termine “pseudowinglets” per indicare particolari “slats” allargati, con pieghe convergenti, messi soltanto alla estremità alari , nei miei aeroplanini tuttala di cartoncino, “pseudowinglets” utili come svergolamenti anteriori ad inclinazione negativa e convergente nel senso di marcia, a scopo di stabilizzazione. Notare che i sinonimi possono assumere connotazioni diverse o addirittura divenire omonimi, cioè indicare con lo stesso nome situazioni diverse.
Infatti i “drooperons” dello Zulu, distribuiti lungo tutta l’ala, non so se possono essere azionati separatamente solo come “slats”, oppure come “alettoni anteriori”, a cerniera pressoché parallela al bordo d’attacco e superficie relativamente modesta. Non credo che tali “droperoons” abbiano anche la funzione di alettoni, perché credo che sullo Zulu esistano appositi “elevons” posteriori, che probabilmente assolvono anche la funzione degli alettoni.
Invece, al di là della discutibile scelta dei sinonimi/omonimi, non mi pare che un aeromodello tuttala RC, simile ma diverso dallo Zulu, sia stato mai fatto con i controlli soltanto tramite 2 “pseudowinglets”, cioè con cerniere solo di estremità e angolate positivamente rispetto al senso di marcia, controlli che mi appaiono migliori, sia come stabilizzazione che come efficienza, ed anche manovrabilità, in quanto usati dai rondoni e dagli albatros.
Nei miei modelli di cartoncino tuttala tipo A le “pseudowinglets” offrono il massimo dell’efficienza/stabilità longitudinale, pur se difficilmente gestibili direzionalmente, in quanto gli angoli di piega delle “pseudowinglets” devono essere preimpostati a occhio, per planare poi diritto, come è solitamente il mio desiderio principale, per i miei aeroplanini di cartoncino “veleggiatori”. Talora i miei modelli A, privi di deriva, virano comunque casualmente per le asimmetrie del cartoncino, ma ciò in questo discorso non mi preoccupa più di tanto; infatti la direzionalità casuale non dovrebbe succedere con un ipotetico tuttala RC ben fatto.
Un tuttala RC ben fatto, magari fornito di una (piccola centrale tradizionale) deriva, potrebbe guadagnare da tale configurazione tipo A?
Intendo ora la configurazione A del tuttala RC eseguita con soltanto 2 “pseudowinglets-alettoni” di estremità a cerniere convergenti nel senso del moto, tramite opportuni servocomandi, in sostituzione dei “drooperons”, ed anche in sostituzione di “elevons- alettoni”, “flaperons”, forse “rudders” e quant’altro.
Tutto ciò che non c’è non si guasta. Credo che solo 2 “pseudowinglets-alettoni” potrebbero essere più che sufficienti per ogni normale manovra, con la massima stabilità longitudinale ed efficienza aerodinamica ottenibili.
Configurazione tuttala
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