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Vecchio 13 settembre 16, 15:19   #19 (permalink)  Top
claudio v
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Come promesso, ho scritto una mia breve cronaca

La mia 10 Miglia del Garda e` iniziata a meta` settimana con la preparazione all’ultimo minuto del nuovo gioco di vele. Grazie al materiale di Gigi e al preziosissimo aiuto di Giuseppe abbiamo confezionato un nuovo set di vele concepite espressamente per questa regata.
In base alle precedenti esperienze, ho deciso che serviva usare un materiale piu` morbido, che prendesse forma anche in un alito di vento ma rigido allo stesso tempo per il Peler sostenuto della partenza. In pratica serve avere un range utile da 15 nodi a quasi vento nullo. Infatti sul cambio tra Peler da Nord e Ora da sud c’e` sempre una bella pausa con calma piatta e piccoli refoli con l’onda che disturba.

Le vele le ho finite di montare all’ultimo minuto, il sabato pomeriggio a Torri facendo gli ultimi ritocchi e aggiustaggi delle stecche, ma, causa la calma totale di vento, non hanno visto l’acqua fino a domenica mattina.
La regolazione e` stata fatta andando dalla Yacht Club alla linea di partenza in piazza a Torri.
Nel dubbio ho scelto un settaggio un po’ conservativo lasciando un po’ di twist in piu` a randa e fiocco: col senno di poi le avrei regolate con meno twist, ma le condizioni di onda del lago al mattino e il pescaggio di quasi un metro della barca sconsigliavano “soste intermedie” lungo la riva per aggiustaggi di vario tipo.
Per il prossimo anno, visto che per vincere anche in compensato e con le nuove barche che probabilmente arriveranno servira` correre al meglio, magari mettero` un paio di regolazioni via radio per ottimizzare la regolazione.

Quest’anno il lago era un po’ piu` alto dello scorso anno e sono riuscito a rimetterla in acqua prima della partenza con meno problemi, cosi` sono andato al via un po’ conservativo ma sullo start: con il Peler e 20 barche in acqua di tante dimensioni diverse era meglio evitare rischi.
All’uscita da Torri ero gia` staccato, ma infilandomi di corsa nella baia al lasco (con quell’aria fa circa 6 nodi e correre e pilotare non e` il massimo a quella velocita`) non ho visto la boa “vera” che era un po’ in mezzo alle barche ormeggiate e sono andato a girarne un’altra, piu` vicino a riva (proprio quella della foto postata qui sul forum) facendo pure piu’ strada… ma sbagliata: mi sono accorto dell’errore solo vedendo gli inseguitori che ne giravano un’altra e chiedendo direttamente a chi arrivava mentre gia` facevo dietrofront per tornare sui miei passi.

Cosi` ho perso circa 5-10 minuti che ho dovuto recuperare, ma il Peler sostenuto mi permetteva di tenere un passo veramente buono nonostante l’onda contraria e in poco tempo ho ripreso la testa della gara.



Qui in bolina la barca viaggiava al meglio passando bene sull’onda di potenza.



ogni tanto vedevo che rallentava e faceva meno angolo peggiorando anche l’accelerazione, segno che avevo qualche alga di troppo agganciata: data la difficolta` a “prendere terra”, mettevo prua al vento, facevo qualche metro di retromarcia e ripulivo la carena: subito dopo ripartiva bene, segno che l’operazione “leva-alga” aveva funzionato. Occorreva tenere il ritmo serrato perche` era palese che il Peler stava calando, quindi volevo arrivare a Pai e poi fare piu` strada possibile in poppa prima del giro di vento che stava per avvenire.

Infatti all’inizio spingeva ancora forte e dovevo fare dei bei pezzi correndo per star dietro alla barca che credo viaggiasse a piu` di 5 nodi… in questa parte non ci sono foto.

Quando incominciavo ad essere un po’ stanco sono arrivato al cancello dei 2/3 di percorso, ma il vento ormai era calato vistosamente.



poco dopo incominciava di nuovo a manovrare male, il vento era debolissimo, il lago quasi piatto e una retromarcia di pulizia poco fattibile, cosi` ho fatto sosta tecnica con quasi bagnetto per pulire la carena.



Con la temperatura che c’era il “quasi bagnetto” non dispiaceva anche perche` poco dopo finivo nella “buca d’aria” quando iniziavo la penultima baia prima di entrare a Torri: mancavano pochi km, ma senza vento sono stai lunghissimi e, in certi momenti, esasperanti.
Non invidio chi e` stato a galleggiare per ore in quella condizione.

Verso le 13:45 arriva un refolo d’aria da sud ovest, non e` certo l’Ora del Garda… sara` poco piu` di un nodo, ma ci si accontenta



le nuove vele fanno bene il loro lavoro e senza che la barca neppure si sbandi, avanza lentamente verso il traguardo perfettamente equilibrata con le stesse regolazioni che avevo per salire a Pai.

Tengo una traiettoria a meta` della baia passando di nuovo, anche se non e` richiesto, la boa del mattino perche` temo che a stare piu` esterno la barca sia troppo lontana per essere pilotata efficacemente con cosi` poco vento. Inoltre suppongo di riuscire a restare piu riparato dalla corrente da Sud.
Probabilmente e` una buona scelta, infatti quando arrivo sul Lungolago di torri trovo grandi macchie di alge alla deriva scarrocciate verso nord e la barca avanza a fatica: facendo un bordo fuori mi accorgo dallo scarroccio che la corrente e` consistente, ma mancano poche centinaia di metri e, a fatica, arrivo in fondo in quasi bonaccia.



Sono le 14:17, 3 ore e 47 minuti dal via
Se il Peler avesse tenuto un’altra mezz’ora forse avrei chiuso in quasi ¾ d’ora in meno.

All’arrivo i km a piedi, gli scatti di corsa per inseguire Urca for Record e il gran caldo si fanno sentire e resto spiaggiato in gelateria quasi un’ora per riprendermi, poi, dato che il vento non arriva ancora, mi carico i quasi 16 kg di barchino a spalle e vado a disarmare allo Yacht Club.
Dopo un’ora di lavoro, mentre cadono le prime gocce del temporale, la barca e` in macchina e faccio a tempo a fare una doccia prima di tornare per la premiazione.

Riguardando la classifica ho fatto un po’ fatica a capire le varie posizioni perche` non sono in ordine di arrivo/tempo. Forse per fare qualche riflessione anche a favore dei futuri partecipanti sarebbe bello estrapolare dall’excel le posizioni in tempi assoluti e compensati.
Da una stima preliminare mi sembra che il nostro amico Wolfgang con il DF95 non abbia affatto sfigurato tra le IOM.
Un’altra cosa che mi viene in mente e` che una AC100 potrebbe forse andare come le IOM e poi batterle in compensato, cosi` come una AC120 sarebbe equiparata alle IOM ma e` sicuramente piu` veloce.
Considerando anche quanto ho perso in compensato, credo che in condizioni normali di vento costante sia molto difficile che una barca come la mia possa anche vincere in compensato: probabilmente, se si punta a quello, un ten rater potrebbe essere il mezzo migliore.

A parte queste cose tecniche, penso di poter confermare che, come negli anni passati, e` stata una bella avventura e una magnifica giornata sul lago: un grande ringraziamento a tutti quelli che hanno creato questa bellissima iniziativa e che tanto hanno lavorato per organizzarla e agli sponsor che hanno contribuito al monte premi.
Complimenti ancora per l’organizzazione e arrivederci di sicuro al prossimo anno.
claudio v non è collegato   Rispondi citando