Ebbene sì, nonostante il meteo avverso c'è l'abbiamo fatta!
È stata dura, ma l' F1E è un mondo di duri!
Le gare come spiegavo erano due, in due giorni:
- "Trofeo GAR" al sabato, internazionale di Coppa del mondo e seconda prova di C.I. 2016
- "Volare Lessini" alla domenica, internazionale di Coppa del mondo e terza prova di C.I
Record di iscrizioni: ben 51 concorrenti alla prima e 45 alla seconda, con rappresentanze di 10 nazioni europee! Penso che poche altre internazionali, anche di altre specialità, raccolgano oggi in Italia tanti partecipanti!
Dimostrazione di apprezzamento per l'organizzazione e per il posto, che si è ulteriormente confermato come uno dei migliori pendii europei.
Al sabato cielo coperto con fronte di nuvole basse in avvicinamento (il pendio si trova a 1750 metri di quota) vento frontale tra 4-8 mt/sec, inizio lanci in perfetto orario alle 9.30, con tempo cronometrato di 4', partenza in gruppo con piena saturazione degli 8 cronometristi disponibili e regolare svolgimento del primo lancio con numerosi "pieni". Verso la fine del lancio i primi problemi di visibilità, con qualche modello che spariva e riappariva dietro le nuvole.
Si apriva di seguito il secondo lancio e già dopo venti minuti cominciavano a scomparire in nube alcuni modelli tanto che il direttore di gara Paolo Soave sospendeva il lancio.
Si proseguiva con riprese e ripetute sospensioni, con temperatura in veloce diminuzione e rovesci di pioggia che mettevano a dura prova organizzazione e concorrenti fino alla decisione di proseguire il giorno successivo.
In serata tradizionale banchetto presso l'albergo Frizzolan a Bosco Chiesanuova e appuntamento per il mattino seguente alle ore otto sul pendio.
Domenica 12 tempo coperto ma con nubi alte e ottima visibilità, dopo aver provveduto ad abbassare il punto di lancio con tutte le relative attrezzature si partiva puntualmente alle ore 8,30 con la ripetizione del secondo lancio con tempo di volo ridotto a tre minuti e numerosi tempi pieni.
Alle 9,30 iniziava regolarmente il terzo ed ultimo lancio della prima gara, con tempo di volo nuovamente aumentato a 4 minuti per ridurre il numero degli spareggianti che al termine si confermavano cinque.
Si decideva quindi di rinviare lo spareggio a fine giornata e si iniziava senza indugi il primo lancio della "Volare Lessini" con il tempo che si manteneva coperto e la visibilità che aumentava consentendo di ammirare in lontananza il lago di Garda con la penisola di Sirmione e la riva bresciana.
I tre lanci si susseguivano regolarmente e il tempo di volo, sempre di 4 minuti, unitamente al vento debole e di direzione variabile producevano la sperata selezione che evitava, almeno per la seconda gara di dover effettuare spareggi, la famiglia Winker si assicurava il primo posto con Alexander, seguito dallo junior Florian, davanti allo svizzero Dominik Andrist
Mentre l'infaticabile Augusta Venuti si dedicava alla verifica di tempi e punteggi dopo mezz'ora iniziava, come consuetudine da quota ulteriormente ridotta, lo spareggio tra i cinque del "Trofeo GAR", il rumeno Mirian Popescu prevaleva e i due fratelli svizzeri Andrist si ritrovavano entrambi con 55" a disputare un ulteriore spareggio nel quale Dominik aveva la meglio su Crhistian, seguivano André Tranchez e Winker Florian.
La ricca premiazione si teneva presso il vicino rifugio Malga Podesteria a conclusione di una due giorni faticosa ma condotta con tenacia e caparbietà, sia da parte dei concorrenti che da parte dell'organizzazione.
Un doveroso e sentito ringraziamento va a Paolo e Sandra Soave per la direzione gara, a Giorgio e Augusta Venuti per la gestione e l'elaborazione delle classifiche ed agli stoici cronometristi: Vincenzo Sabbadin, Luigi Polesato, Ivo Martini, Corrado Dal Forno, Luca Micheli, Giuseppe Vicentini, Giovanni Trentini, Rodolfo Mondo e il sottoscritto che per due giorni oltre all'impegno nel cronometraggio si sono fatti carico di piantare e spostare per due volte tenda, attrezzature e basi di lancio, rispettando con precisione svizzera programmi ed orari.
Appuntamento per l'anno prossimo, sperando che un meteo migliore consenta di apprezzare e sfruttare pienamente le potenzialità del posto.
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