Citazione:
Originalmente inviato da Max Scagnetti la risposta gia la sapevo e sappi che io vado 3 volte al mese in acqua, e non 30...ho anch'io un miliardo di impegni e responsabilita, ma non campo di formulette copiate e lette sui libri...sempre amichevolmente chiuso cosi ma ci tenevo di dirtelo in faccia "online" visto che dal vivo non ti becco mai. ciao
n.b. a te nopn e' che non interessa andare forte, veloce e quindi divertirti e che in realta non sei capace a livello pratico...sususus diciamo la verita! e vedi che si va anche con la roba cinese ed economica. |
Vedi, le "formulette" servono per capire meglio i fenomeni che si osservano. Conoscerle e capirle aiuta ad evitare di "andare a tentoni". Ho la fortuna di conoscere abbastanza teoria da poter poi capire facilmente la pratica. Quanti possono dire che capiscono la teoria perché conoscono bene la pratica?
Rimane il fatto che la manualità si impara solo con la pratica, questo è innegabile, ed è un valore che vi riconosco senza alcun problema.
Sul fatto di saper far andare veloce lo scafo, probabilmente mi sarebbe bastato dare retta all'ottimo consiglio che Marco mi diede un paio di anni orsono: "40,25 e 10" (lui sa a cosa mi riferisco) e probabilmente il mio Lumaca oggi andrebbe un pochini più veloce, ma non avrei capito perché. Sbattendoci il grugno, a furia di ingavonate e ribaltamenti ho capito l'origine dei problemi, ho studiato su come aggirarli senza demolire lo scafo (operazione necessaria per implementare quel consiglio) e qualche (piccolo) risultato alla fine è arrivato. Adesso lo scafo naviga dritto, senza comportamenti strani. Vira perfettamente, quasi sul posto, e non cappotta più. Non è un fulmine di velocità, ma io sono più soddisfatto così che ad aver bovinamente seguito le indicazioni di Marco.
Carlo