Citazione:
Originalmente inviato da MAXZANI Un pendio è di solito lontano da tutti i problemi del traffico aereo......non dovrebbe essere difficile regolarizzarlo..... |
Eh, non è così semplice come regolarizzare un campo di volo.
Intanto i pendii non sono così frequentati come un normale campo; in genere siamo tre/quattro persone, non di più. Difficile che quattro gatti di numero riescano ad ottenere la segregazione della zona, sempre che abbiano la voglia di sbattersi per farlo.
Inoltre, lo spirito del pendiista è uno spirito libero; noi siamo quelli che viaggiano col modello appresso e lo scaraventano giù nel primo burrone con vento a favore che capita. Oggi siamo qui, domani siamo dellà, dopodomani scoviamo un nuovo burrone e lanciamo lì, il giorno dopo qualcuno ne trova un altro e così via...
Infine, il pendio è difficile da delimitare. Il compianto Mario Marzocchi nazionale era solito farsi decine di km con il modello in volo durante le sue sessioni di cross-country; lanciava alla Croce Arcana e a piedi si dirigeva verso il Lago Scaffaiolo, poi verso il Libro Aperto, per ritornarsene alla Croce, camminate di km e km lungo la dorsale appenninica che separa Emilia e toscana, mezze giornate, se non intere giornate, con il modello in volo, forse un atterraggio per sostituire le batterie, che dopo 5 ore nun ne potevano più, e via di nuovo in volo per altre 5 ore. Atterrava che era buio.
Che famo, per starci larghi chiediamo la segregazione dell'Appennino?