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Vecchio 06 aprile 16, 16:09   #359 (permalink)  Top
maverick 68
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Originalmente inviato da Archi Visualizza messaggio
Mi sembra che le organizzazioni di altri paesi rappresentino tutti, poi le richieste che vengono fatte agli enti normativi traggono la loro forza dal codice deontologico che le associazioni stesse si sono date.

Se vogliamo ottenere qualcosa, questo è a mio parere quello che bisogna proporre, tirando in casa fpvisti e fotoamatori, esattamente come fanno tutti gli altri. Starà poi allo statuto dell'associazione o al suo regolamento interno stabilire come le varie discipline del volo vadano seguite. E su quest'ultimo punto non mi sembra che ci sia niente da inventare, basta rifarsi ai regolamenti degli altri paesi e riproporli, visto e considerato che i problemi sono uguali dappertutto.

Per le richieste poi, sono perfettamente daccordo con quanto chiede sloper_marco, non mi sembra che serva niente di più.

Ciao.
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Originalmente inviato da Archi Visualizza messaggio
Lo so che torno a ripertermi, ma qui con i distinguo si rischia solo di fare più danno che altro.

Dal mio punto di vista tutti quelli che fanno volare qualcosa per diletto so o aeromodellisti, anche nel caso in cui il fatto di far volare qualcosa non sia il fine ultimo dell'attività.

Ora nella discussione ci si è fissati con droni che volano da soli e su gente che pilota con la telecamera e sembra che si voglia fare un'associazione più a scapito di quelli che non per migliorare un regolamento che in alcuni suoi punti è eccessivamente restrittivo.

l'ho già detto, quello che serve prima di tutto è un regolamento interno, codice deontologico, statuto (chiamatelo come vi pare) che miri non dico tanto a regolamentare, ma a fornire una serie di norme di buon senso che consentano di effettuare tutte le attività in condizioni relativa sicurezza nei confronti del resto del mondo.

Quello che si è fatto finora è stato solo cercare una definizione per cacciare dal gruppo questo o quell'altro perchè considerati cattivi, senza verificare minimamente quanti siano loro e quanti siamo noi.

Alla fine non sono cose che sto inventando io, all'estero già fanno così, e lì oltre ai modellisti tradizionali ci sono gli sperimentatori, i fotografi e gli fpvisti, tutti riconosciuti in un insieme di norme che consentono tutte le attività se rispondo a particolari regolamenti.

A mio parere questo va fatto in Italia, altrimenti il rischio è di dividersi sempre più in parrocchie e sette di nessun peso.

Ciao.
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Originalmente inviato da eriskio Visualizza messaggio
riquoto anch'io, mai servisse.
L'unione fa la forza, i fasci littorio dei romani, le corporazioni medievali ma anche un certo tizio Gesú che (se mai esistito) ci dicono andasse cianciando di amore e non di odio, di unire gli uomini e non dividerli; e 1700 anni dopo i rivoluzionari francesi e poi i rivoluzionari russi con sfaccettature diverse andavano dicendo ancora la stessa cosa.
L'umanitá si é evoluta nel frattempo, siamo andati sulla luna, ci scambiamo messaggi in tempo reale ovunque nel mondo e nessuno avrebbe potuto prevedere e tantomeno classificare e descrivere il mondo di oggi, anche solo 30 anni fa.
E quanti mestieri abbiamo visto sparire (alcuni anche nascere e sparire nel giro di pochi decenni)?
Insomma secondo me é meglio se definiamo il nostro hobby, la nostra passione nel modo piú AMPIO e INCLUSIVO possibile.
Poi saremo noi stessi a fare le regole interne, a curare i "dettagli" (chi meglio di noi conosce il mondo dell'aeromodellismo? Chi meglio di noi ne sa anticipare le mode, le mosse e le applicazioni? Non siamo forse i massimi esperti del settore tra tutti?), ma presentando verso l'esterno un'interfaccia chiara, univoca e soprattutto 'semplice'.
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Originalmente inviato da max_ferra Visualizza messaggio
Il problema resta DOVE si vola e basta, non cosa voli.
Il dove, peraltro, è già stato chiarito, si tratterebbe solo di facilitare le concessioni o rilassare le maglie laddove non ci sia un effettivo pericolo.
Se il vigile di voghera vede un dronarolo che vola su un campo sperduto di patate o un modellista con un centinato a fianco di una statale chi dovrebbe multare?

Il futuro, dicono, è dei droni commerciali, i quali hanno il potenziale per muovere ben più soldi degli operatori attuali e dell'aeromodellismo messi assieme. Ci sono già proposte per riservare loro lo spazio aereo, è irragionevole pensare di scorporare i "veri aeromodellisti" dal resto in quanto saremo sempre più costretti a convivere con questi nuovi utilizzatori dell'aria.
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Originalmente inviato da dea90 Visualizza messaggio
l'aeromodello lo faccio volare io, il drone esegue dei comandi. l'aeromodello lo uso per divertirmi, il drone per compiere delle missioni.
basta come differenza lampante tra i due? il drone può essere un aereo, l'aeromodello può essere un multirotore.
Mi scuso se quoto e rimarco quelli che a mio modo di vedere la cosa sono punti cruciali.
Perchè se ne faccia qualcosa servono numeri.
Escludere categorie che di fatto fanno parte dell'aeromodellismo, porta solamente a delimitare una "elite" che non avrà mai alcuna forza di proporre alcunchè a nessun legislatore.
Di fatto se uno vola nel consentito con un multirotore (campo volo, perchè no...) e ha appiccicata ha una telecamera con cui filma per scopi amatoriali quello che sia, non vedo perchè non debba essere incluso e tantomeno emarginato.
Non sarebbe più pericoloso di chi vola nelle stesse condizioni con un aeromodello.
Come detto da alcuni il problema è dove si vola, non con che cosa, sarà compito delle autorità competenti beccare il tizio con l'aeromodello vicino alla strada trafficata o sopra le case altrui, che si tratti di al fissa/rotante/multicottero.
Lo stesso dicasi per chi userà qualsiasi strumento per realizzare un profitto filmando o fotografando; qui in realtà sarà più facile per le FFO perchè un filmino o servizio fotografico saranno probabilmente in luoghi normalmente inadatti al volo e magari in presenza di gente per cui sarà facilmente verificabile la violazione delle norme.

Vi propongo anche una fesseria su cui riflettere.
Ozzano 2015, la domenica con mio figlio.
Ad un certo punto del pomeriggio vola un tizio (un campione di velocità con un aereo tutto carbonio e compositi di cui non ricordo il nome) e porta in asse pista il modello pilotando ad una velocità che se non ricordo male era intorno ai 320 Km/h, forse più.
Per un comprensibile errore in uno dei tanti passaggi radenti, ha mollato una sberla in terra che per pura fatalità non ha disintegrato il modello (ha ridotto gas e ha pilotato il modello a terra dopo un paio di circuiti di avvicinamento), confesso che ho avuto paura se penso che tutto il pubblico non era minimamente in sicurezza, non ho avuto problemi invece a convivere con un paio di multicotteri che hanno volato in vari momenti della manifestazione per realizzare scatti o filmati a testimonianza dell'evento.
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no RTF...Balsa, colla e sei in paradiso
"La via dell'essere è il fare"
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