Citazione:
Originalmente inviato da -OGGO- Inoltre tale normativa prevede anche ,in particolare,nel pilotaggio remoto la registrazione del proprietario del mezzo il numero identificativo..ecc..ecc
per cui lANSV raccomanda lENAC e lAeCI i Minestri delle Infrastutture e dei Trasporti e dello sviluppo Economico di valutare di istituire un analogo sistema anche in Italia.
Senza contare che chiederebbe anche di destinare agli APR una sua precisa banda..e guarda caso..la fatalità.. non è detto che questa non sia o non possa essere la
24..e fare ritornare in uso agli aeromodellisti ..la 35.. |
Per cortesia, evitiamo di spararle grosse...
La 2.4Ghz è allocata al RadioLan, pensare che possa essere allocata ai SAPR, è veramente una cosa fuori dal ragionevole, obblighiamo mezzo mondo a dismettere gli apparati WiFi ?
Noi usiamo la 2.4Ghz in quanto i nostri apparati seguono la normativa del radiolan, non perchè sia stata allocata al modellismo e anche perchè quando ci è stato concesso l'uso nessuno pensava che qualche bischero si sarebbe messo a volare in posti dove la presenza di svariati access point non è cosa così rara (leggi città).
E' tuttavia giusta la considerazione di ANSV che i SAPR, che possono volare anche in zone affollate, abbiano bisogno di una frequenza loro, ma questa, data la necessità di poter operare in FH o SS (come da specifica ENAC non dovrebbe essere disturbabile) non potrà mai essere su frequenze HF dove i canali sono necessariamente troppo vicini fra loro, ma obbligatoriamente in frequenze UHF.
Guarda mi augurerei tanto che succedesse e che rendessero obbligatorio l'uso di quelle frequenze, almeno i SAPR smetterebbero di usare radiocomandi modellistici e le certificazioni forse diventerebbero più serie, fermo restando che probabilmente nessuno dei cosidetti produttori italiani sarebbe più in grado di produrre alcunchè. (ed infatti non lo faranno mai).
Oltretutto l'allocazione delle frequenze e l'utilizzo delle frequenze è armonizzato a livello europeo dall'ETSI. Quindi non sarà certo ANSV, ENAC o altri enti aeronautici (a cui fra l'altro per legge non spetta decidere l'allocazione delle frequenze) a stabilire che banda usare.