Citazione:
Originalmente inviato da milan Nell'ambito auto Rc , per aggirare l'AMSCI e le sue tasse di iscrizione ma fare ugualmente dei campionati riconosciuti dal CONI, è nato il ramo auto Rc UISP , volendo posso contattare uno dei responsabili per avere i contatti UISP.
L'ultima volta che abbiamo parlato dell'eventualità di un'iniziativa nell'aeromodellismo le porte erano spalancate.
Con il riconoscimento della nuova categoria F3U dovranno aumentare le iscrizioni FAI e forse sarebbe l'occasione di rimpinguare la rappresentanza all'interno dell'AECI e il potere degli aeromodellisti, se i cugini dei 250 racer si rassegnano (ma hanno realizzato ?) alla FAI, potrebbe essere l'occasione giusta.
Umberto |
Umberto,
in tutto questo che scrivi " UISP " è uno dei tanti soggetti che nella mia 60ennale esperienza di aero clubs , squadre nazionali, regolamenti , capi squadra, capi Federazioni (dalla FANI anni '60 in avanti ) me ne ero quasi dimenticato. Era uscita alla ribalta negli anni '80 con l'automodellismo e anche gli scafi mi pare di ricordare, oltre che con l'aeromodellismo.
L'ho ritrovata l'UISP proprio nei giorni scorsi guardando il regolamento del C.I F3A Vintage , che si farà sotto la sua egida UISP e CONI.
E' bene ricordare per chi magari non lo sa che era ed è il controaltare del C.S.I (Centro Sportivo Italiano , cattolico/aclista questo e comunista / cooperativista o socialcomunista l'U.I.S.P : Essa si interessa di ogni sport o hobby e nell'ultima Assemblea Nazionale a Montesilvano nel 2015 per tre giorni erano presenti oltre 400 delegati.
Ecco un esempio di rappresentanza "politica", come fu quella del C.S.I dei tempi di Broggi con le lotte con l'Aero Club. Forse i più giovani diranno cosa c'entra, io dico moltissimo perchè è sempre la stessa storia, Dx e Sx, rossi, neri e bianchi , militari e civili e maneggioni con e senza la divisa con certe tessere in tasca o con altre.
Tutto il resto è solo tattica spicciola del momento, desideri di affermazione personale che si sposa di volta in volta con altri interessi.
Aggiungendo ai personalismi il fatto che l' ARIA è certo un settore delicato, ancora più del MARE e che il traffico aereo è una realtà indiscutibile siamo dentro una giungla inestricabile, dove tutti i nostri difetti personali e collettivi emergono con prepotenza.
Sognare l'AMA è appunto "sognare" una realtà capace di autoamministrarsi da parte di una grande maggioranza di cittadini incapaci invece di far funzionare anche un solo "condominio".
Saluti ( Sperando sempre che almeno in queste cose molto serie ci si firmi nome e cognome )
Piero Muzio - FAI 241