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Vecchio 20 febbraio 16, 14:50   #6 (permalink)  Top
uniko77
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Originalmente inviato da style90.me Visualizza messaggio
Bisogna vedere sempre dove viene indirizzato il misuratore della temperatura, sia esso un termometro, ovvero un sensore. Non è significativa quella del carter, perché lì ci saranno sempre valori falsati dal passaggio della miscela fresca, un po' come nel tappo. Prima di utilizzare la telemetria, misuravo la temperatura a terra, subito dopo l'atterraggio, e la parte più calda è quella alta del cilindro (proprio sotto la testata). dal lato scarico. La telemetria adesso mi dà valori più attendibili, perché in volo le temperature variano in relazione all'uso che se ne sta facendo. Nelle salite, o manovre che richiedono tutto gas, queste salgono immediatamente, per poi riscendere un po' nelle fasi di volato normale. Sbalzi che arrivano anche a 20°-25°, che dopo l'atterraggio non puoi vedere.
Adesso anche io sto usando la telemetria, ed è molto più pratica e realistica la misurazione...

...metto il sensore sulla parte alta del carter, proprio vicinissimo alla testa, tengo l'allarme a 90°, e cerco di far rientrare le temperature, in quel punto del motore, tra gli 80° e i 90°...

...può andar bene?

Tu dici che quel punto, proprio sotto la testa, è il più caldo, intendi dire che è più caldo anche della testa?

Io ho sempre considerato una temperatura massima tra i 100° e i 110° misurando però direttamente sulla candela...

...sulla parte alta del carter, la temperatura non dovrebbe essere almeno di 10° o addirittura 20° più fredda?
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