Citazione:
Originalmente inviato da uniko77 Ma misurando sulla testa, non si viene a creare una falsa misurazione data dalla ventola?
Io ultimamente mi sto concentrando sul carter ad altezza cilindro, proprio appena sotto la testa, dove il flusso dell'aria non compromette la lettura...
...sbaglio?
Poi secondo me, atterrare e prendere una misurazione parecchio tempo dopo una data manovra che potrebbe far riscaldare molto il motore, non da tanto l'idea delle temperature massime e reali al quale stiamo facendo andare il motore...
...penso che un termometro da montare fisso che registri la temperatura massima durante il volo, sia molto importante... o no?? ![:unsure:](/forum/images/smilies/unsure.gif) |
Bisogna vedere sempre dove viene indirizzato il misuratore della temperatura, sia esso un termometro, ovvero un sensore. Non è significativa quella del carter, perché lì ci saranno sempre valori falsati dal passaggio della miscela fresca, un po' come nel tappo. Prima di utilizzare la telemetria, misuravo la temperatura a terra, subito dopo l'atterraggio, e la parte più calda è quella alta del cilindro (proprio sotto la testata). dal lato scarico. La telemetria adesso mi dà valori più attendibili, perché in volo le temperature variano in relazione all'uso che se ne sta facendo. Nelle salite, o manovre che richiedono tutto gas, queste salgono immediatamente, per poi riscendere un po' nelle fasi di volato normale. Sbalzi che arrivano anche a 20°-25°, che dopo l'atterraggio non puoi vedere.