Ai miei tempi utilizzavamo un dischetto di "cellophane" bloccato assieme al piattello , questo perchè gli steli erano filettati con un dadino per bloccare il piattello .
A seconda del materiale utilizzato avevamo più o meno frenatura ed in caso di necessità bastava tagliare un pezzettino per aprire "al volo" il foro di passaggio dell'olio ed ottenere l'effetto desiderato .
In commercio ci sono gli ammortizzatori Virus , prodotto nostrano , che sfruttano il passaggio dell'olio e con 2 vitine permettono il settaggio differenziato in compressione ed estensione , altri prodotti sono specifici per le grosse 1/5 dove c'è molto spazio a disposizione .
Sono soluzioni allo studio da molti anni , la prima meccanica in commercio fu la gloriosa MICRORACING COUGAR prodotta in Svizzera , molto fragile e delicata ma dalle soluzioni molto raffinate tipo il telaio a "V" per evitare contatti laterali col terreno.
L'ultima soluzione che ho visto consiste in una controcamicia interna al cilindro dell'ammortizzatore con dei "travasi" che si assottigliano verso l'alto , chiaramente in compressione si ottiene un effetto progressivo .
Va anche detto che per i buggies queste "raffinatezze" non hanno riscosso il successo sperato perchè richiedono molto studio e non sono sempre affidabili specialmente per chi fa le lunghe finali da 45 minuti .
Per gli Scaler potrebbero essere molto interessanti essendo le sollecitazioni molto meno violente e le temperature costanti .
Marzo : complimenti come sempre !!! la "contromolla" sembra sia stata uno dei segreti dei successi delle Ferrari dell'epoca Schumacher e veniva adottata anche nella frizione delle stradali "T" con motore longitudinale ma cambio Trasversale .
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SG 1 Professionale , H.M.I. Tempest , Spadaro Model 002 e Gran Visir dei modelli Vintage !
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