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Vecchio 14 dicembre 15, 14:35   #16 (permalink)  Top
pieromuzio
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Originalmente inviato da contaxrts Visualizza messaggio

Vedo nel disegno dell'Aviomodelli anche la versione Idro.
Era la primavera del 1971 o 1972 passavo sul lungolago di Como vicino alla sede anche scalo dell'Aero Club. Stavano mettendo in acqua il Macchino idro ovviamente.
Seppi poi che era l'unico, un prototipo della Macchi che non aveva avuto seguito e che donò all'Aero Club. Parcheggiai e siccome allora gli aero club facevano i voli turistici, che adesso mi dicono sono spariti , stante tutte le difficoltà burocratiche, chiesi di fare un voletto, pagai e..... a bordo.
Il pilota, pesava a spanne il mio doppio, mi disse di stringere bene la cintura " perchè si balla molto sia in decollo che nell'amarraggio " Il motore non era un granche di potenza e sembrava che non riuscisse mai ad alzarsi....poi dopo una lunga serie di spiatellatine, finalmente in aria. Era una giornata splendida e volare a 300/400 metri , verso Bellagio e poi giù sull'altra riva a breve distanza dalle splendide ville, parchi e giardini che dalle strade non vedi mai fu una sensazione indimenticabile. Ho volato molto con altri piccoli, oltre ai grandi e veloci , il Saiman 202 del mio primo volo, l'FL 3,
l'altro Macchino terrestre, ma sembra strano visto che l'acqua sembra morbida, però l'insaccata che prendi toccando l'acqua e poi tutti gli altri balzi, è molto maggiore che quella sulla pista di cemento
Bella esperienza.

Piero Muzio - FAI 241
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