Gentili amici, non e' pura questione di simpatia ed antipatia verso una o altra associazione con una o altre responsabilita'.
Il problema e' puramente di potere che, in alcuni casi, e' stato ed e' ancora anche economico. Ai tempi Fiam, quando i vertici capirono che manovrando le classifiche di qualche categoria avrebbero gestito piu' gruppi, si passo' alla gestione delle gare in modo anomalo, favorendo i piloti che " appartenevano " alla banda " musicale "... A far quadrare i " conti " dei punteggi in gara erano stati chiamati giudici quali Coppola e sigaro, Lo Smilzo e Enri-Chetto pis pis man che, impeccabilmente, facevano il loro lavoro. Anche quando i " vertici " Fiam decisero la scalata all' AEcI, organizzando aeroclub monospacialistici con i vari presidenti, si procedette in tale via. Per non parlare della guerra tra Federazioni aeromodellistiche dove, per la sua ambigua ma forte posizione, certamente non tecnica, fu favorito Pelloni all'esordio in Portogallo. Addirittura in questa occasione il Team Manager fu malamente cacciato
A fare le spese di questa situazione fortemente discriminatoria in F3a furono tanti giovani di talento che, successivamente, abbandonarono. Certamente anche Benincasa e Silvestri in varie occasioni furono penalizzati. Questi sono i fatti, nella loro essenzialita. Tanti sanno bene che e la verita.
Se oggi Dorigoni che ha vissuto e saputo di queste vicissitudini , vivendo nel suo alone di cortigiano e senza mai osare pronunciare in passato una parola di schifo per tutto quello che avveniva, pur essendone a conoscenza, si meraviglia e si sente oltraggiato come una vergine alla fonte battesimale mi fa solo scompisciare dal ridere.
Questo non significa che io ne sia felice, prendo atto che la guerra continua
Ormai i padroni dellaeromodellismo italiano sono altri e, parafrasando il Marchese del Grillo si puo' solo gridare: LORO SONO LORO E VOI NON SIETE UN CAXXO!!!
Saluti
Carlo Bianconi
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